UMBERTIDE In via Alberti sorrisi, strette di mano, pacche sulle spalle. Commozione e malinconia. Al civico 27 la serranda abbassata custodirà soddisfazioni e successi, ma anche delusioni, di un'attività cessata. Sabato si è chiusa una pagina di vite umane e professionali lunga tre secoli.
Lì hanno lavorato generazioni di “fornari”. Per quanto la memoria assiste, Medici e Carini detto “Buccitino”, Angelo Belia e la moglie Siria. Infine, Raffaello, per amici e clienti Raffaele, Crocioni che qui ha costruito la carriera. «Ti alzi alle 11 di sera, vai a letto alle 3 o le 4 del pomeriggio», sorride, spiegando le sue giornate “alla rovescia”. Sul pezzo anche nella settimana di Pasqua nonostante il cartello alla vetrina: «Il fornaio Crocioni Raffaele comunica la cessazione della propria attività il giorno 8.4.23. Sperando che qualcuno possa proseguire il suo lavoro, ringrazia calorosamente tutti gli affezionati clienti che in tutti questi anni gli hanno dimostrato la loro fiducia ed il loro apprezzamento». A parole, rivela: «Non si trova nessuno, si sono presentate persone disposte ad acquistare senza dipendenti, ma senza operai l'attività non la mandi avanti, non puoi prendere uno senza mestiere e lo metti dentro».
Lui, invece, la squadra l'ha plasmata: Patrizia, Sonia, Eva, Jessica. «Lo staff del Forno La Rocca ci tiene a ringraziare il titolare Crocioni Raffaello per tutti questi anni passati insieme.