Spara per difendere l'amica: «Volevo solo mettergli paura». Ancora grave il giovane ferito

Spara per difendere l'amica: «Volevo solo mettergli paura». Ancora grave il giovane ferito
di Corso Viola di Campalto
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Sabato 12 Febbraio 2022, 08:28

TERNI «Non volevo sparare, ma solo mettere paura a Samuele che stava cercando di sfondare la porta d’ingresso del palazzo, ho mostrato la pistola dalla finestra e lui l’ha aperta violentemente facendo partire un colpo». Gianluca D’Amario, 59 anni, ex venditore di moto ed ex pubblicitario incensurato, è stata arrestato con l’accusa di lesioni personali aggravate, ed ora si trova ai domiciliari, ai carabinieri che lo hanno fermato ha subito raccontato la sua verità. . Mentre, Samuele Isidori, 33 anni, noto negli ambienti degli ultras della Ternana, è stato operato all’ospedale Santa Maria, dove gli hanno estratto il piccolo proiettile che lo ha colpito all’addome. Non è in pericolo di vita ma ha perso molto sangue ed il proiettile ha sfiorato un polmone.
I carabinieri hanno fatto fatica a ricostruire subito tutta la vicenda, al centro della quale c’è una ragazza ternana di 22 anni. A raccontare quanto accaduto proprio D’Amario, supportato da messaggi Whatsapp ricevuti. La ragazza, giovedì sera alle ore 19,30, si è presentata a casa del cinquantanovenne in via Visetti, al quartier Matteotti. Lei è arrivata dicendo di aver litigato con il fidanzato e di essere triste per la morte di una sua amica (per droga, avvenuta ad ottobre 2020). Ma anche che all’esterno c’era il suo amico Samuele Isidori, che l’aveva accompagnata fino a lì e a cui lei aveva detto di voler essere lasciata in pace. Il trentatreenne , dopo aver atteso non più di trenta minuti, ha iniziato a tempestarla di telefonate, poi si è attaccato al campanello dell’abitazione, infine, la situazione è degenerata: ha iniziato ad urlare poi ha iniziato a battere forti colpi sulla porta di casa e quindi sulla serranda della finestra dell’abitazione che si trova al piano terra. «Terrorizzato - dice il suo avvocato Francesca De Nicola- e temendo per la sua incolumità ha chiamato i carabinieri, ma visto che Isidori non smetteva di urlare e picchiare contro la finestra ha deciso di prendere una delle pistole che detiene regolarmente (per sparare al poligono di tiro) nel cassetto del comodino, che sapeva essere caricata con proiettili non letali perché ricoperti di plastica. Poi si è sporto dal finestra per cercare di scoraggiare Isidori, che invece che si è avventato contro di lui spalancando la finestra stessa e provocando lo sparo. «Inizialmente il mio assistito non pensava che Isidori avesse riportato conseguenze serie, conoscendo arma e proiettile, ma quando l’ha visto cadere a terra, si è precipitato all’esterno per soccorrerlo, chiedendo ad una vicina di chiamare subito il 118 per sincerarsi delle sue condizioni, ha preso un asciugamano per tamponare la ferita in attesa di un’ambulanza che ha trasportato il giovane al Santa Maria». Poi l’arrivo dei carabinieri che hanno avviato le indagini. Nel frattempo, la stessa ragazza coinvolta ha confermato quando raccontato da D’Amario che questa mattina alle 11 verrà interrogato dal gip davanti al suo avvocato Francesca De Nicola. La ragazza, da quanto appurato, conosceva da tempo D’Amario con il quale aveva un rapporto confidenziale. Il suo racconto e quello di D’Amario verrà però confrontato con quello di Isidori che probabilmente verrà risvegliato solo questa mattina dopo il delicato intervento chirurgico subito. Da registrare il silenzio assoluto della Procura che da tempo filtra le notizie da dare agli organi di informazione e, quindi, alla città su un fatto anche in questo caso non ritenuto di interesse pubblico.
 

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