Terni in lutto per la scomparsa di monsignor Carlo Romani, cappellano di Sua Santità e parroco emerito della cattedrale

Terni in lutto per la scomparsa di monsignor Carlo Romani, cappellano di Sua Santità e parroco emerito della cattedrale
di Aurora Provantini
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 13:24

TERNI – La comunità in lutto per la scomparsa di monsignor Carlo Romani. Una vita spesa per formare cristianamente e civilmente i giovani. A darne notizia la curia: «Il 31 gennaio 2024 si è spento alla vita terrena per aprirsi al Paradiso monsignor Giancarlo Romani, 93 anni, decano dei sacerdoti diocesani, parroco emerito della cattedrale di Terni,  che ha guidato per 57 anni, Priore del Capitolo della Cattedrale di Terni, Cappellano di Sua Santità, cavaliere dell’Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme». 

La camera ardente sarà allestita dalle ore 16 di mercoledì in cattedrale e le esequie saranno celebrate giovedì primo febbraio, alle ore 15. Un ternano, don Romani è nato a Terni il 13 maggio 1930, che ha frequentato il seminario diocesano di Terni e il seminario regionale di Assisi per poi essere  ordinato sacerdote il 27 giugno 1954 da monsignor Giovanni Battista Dal Prà. E’ stato viceparroco della cattedrale e direttore dell’oratorio fino al 1957. Poi, per due anni parroco a Rocca San Zenone e Collicino, infine  in duomo.  «Nel suo lungo ministero sacerdotale – la nota della Diocesi di Terni, Narni e Amelia -  ha dato impulso e sostegno a tante realtà caritative, sociali e culturali della chiesa locale: la sottosezione dell’Unitalsi di Terni, la San Vincenzo de' Paoli, l'oratorio della cattedrale, assistente dell’Azione Cattolica femminile, all'ufficio pellegrinaggi in particolare con i pellegrinaggio in Terra Santa e Lourdes, il centro di Spiritualità, e l'insegnamento per 40 anni nei licei di Terni.

Conoscitore profondo della storia di Terni, la sua città, si è sempre impegnato nel tramandare la conoscenza storica, artistica e culturale di Terni. Ha pubblicato diversi libri sulla storia della Cattedrale e della città, ed ha collaborato con il settimanale regionale "La Voce". Il suo dialogare con tutti cittadini, istituzioni, associazioni, mondo della scuola e della cultura, per esprimere il suo pensiero sagace e sempre propositivo, lo ha portato ad essere un punto di riferimento per la chiesa e la città».

Don Carlo è stato una presenza esemplare, una personalità attenta  nel curare le grandi solennità dell’anno liturgico. «Un prete all’antica», sempre in abito talare, con l’oratoria da predicatore di un tempo, capace di tenere sempre desta l’attenzione del fedele.

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