Terni, La madre fa arrestare lo stalker: «Mio figlio sta massacrando di botte la fidanzata»

In carcere 35enne ucraino

Terni, La madre fa arrestare lo stalker: «Mio figlio sta massacrando di botte la fidanzata»
di Nicoletta Gigli
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Sabato 16 Marzo 2024, 08:46

TERNI - «Mio figlio sta massacrando di botte la fidanzata. Venite a prenderlo».

La chiamata al numero unico delle emergenze stavolta arriva dalla madre dello stalker.

Le violenze del 35enne ucraino nei confronti della giovane fidanzata sono così forti che sua madre, impotente di fronte a tanta brutalità, capisce che non c’è tempo da perdere. Dà  l’allarme alla questura e fa arrestare suo figlio.

I poliziotti della squadra volante arrivano in pochi minuti nell’appartamento alla periferia della città e lo portano in questura prima di trasferirlo in carcere.

La ragazza è seduta in un angolo, piange e ha un grosso livido al mento che conferma l’ennesima violenza consumata tra le mura di casa.

La vittima, rassicurata dal personale intervenuto per mettere un freno all’ennesimo caso da codice rosso, racconta ai poliziotti la sua quotidianità col compagno, fatta di botte e umiliazioni.

Si è trasferita in quell’appartamento da oltre un anno. Abita col fidanzato, la madre e il patrigno del 35enne. All’inizio tutto sembra filare liscio ma poi le cose cominciano a prendere una brutta piega.

«La violenza va avanti ormai da un anno - conferma in lacrime la vittima - volevo lasciarlo ma lui me l’ha impedito. Mi ripeteva che si sarebbe ammazzato se fossi andata via di casa, avevo paura per lui».

Nella denuncia della ragazza vengono messi nero su bianco una serie di atti violenti. Con lei presa a pugni e calci dal fidanzato che, in preda ai fumi dell’alcol, più di una volta ha tentato anche di strangolarla.

Accanto alle violenze fisiche che la ragazza ha rischiato di non poter raccontare, le umiliazioni. Non meno pesanti per la vittima, ormai piegata ai voleri del fidanzato che minacciava il suicidio. Alla polizia racconta dei pasti che era costretta a consumare da sola in camera da letto mentre il fidanzato, la madre e il patrigno di lui, mangiavano insieme nel soggiorno. Con lui che l’ha completamente isolata dal mondo esterno, che le ha impedito di frequentare amici e parenti e persino di avere contatti con i suoi genitori.

A farlo arrestare dopo un calvario lungo dodici mesi è la madre del 35enne, che non riesce più a far finta di nulla perché teme per la vita della ragazza.

Per l’uomo, con una sfilza di precedenti per resistenza a pubblico ufficiale, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e truffa, si aprono le porte del carcere di Sabbione. Anche questa volta gli investigatori della questura e la procura non perdono tempo perché in ballo c’è la vita di una giovane donna. Ormai messa a serio rischio.

Il 35enne, in cella in attesa dell’interrogatorio di garanzia, in queste settimane non ha un titolo di soggiorno regolare. In questura è aperta, per i precedenti penali dello stalker, la pratica per la revoca dei documenti che gli consentono di restare in Italia.  Dopo l’arresto è partita la comunicazione all’ufficio immigrazione con la richiesta alla magistratura di valutare il nulla osta all’espulsione.

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