Terni, conclusa la visita dei rappresentanti della città francese con cui è gemellata Ferentillo

Ferentillo
di Lucilla Piccioni
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Domenica 23 Luglio 2023, 16:46

E’ terminato con la pioggia il soggiorno di una rappresentanza del paese francese di Serignan du comtat a Ferentillo nello scambio annuale di visita nel rinnovo del patto di amicizia che dura da ben 36 anni. La settimana è trascorsa velocemente con un programma pieno di appuntamenti. «Gli ospiti hanno soggiornato presso le famiglie e vissuto e goduto di spettacoli e luoghi fuori dai circuiti turistici noti, apprezzando i piccoli borghi, respirato la leggenda e la storia   custodita gelosamente tra le antiche mura, ascoltato i silenzi, constatando che i gioielli che abbiamo purtroppo non sono abbastanza pubblicizzati», racconta Gina Vannucci presidente dell’associazione amici dei gemellaggi.

Tra un saltarello ed una stornellata, una escursione a piedi in castelli fantasma e una  arrampicata sulla roccia e bagni nel fiume, una visita guidata e laboratori di cucina , mulini storici recuperati e riconvertiti , giocattoli di latta, musiche retrò ed auto d’epoca, la visita si è conclusa con la cena ufficiale in cui il sindaco di Ferentillo Elisabetta Cascelli ed il vice sindaco France Esteval  Il presidente del gemellaggio di Serignan Jacques Tramier e la presidente dell’associazione amici dei gemellaggi Gina Vannucci supportata dal suo consiglio direttivo, si sono scambiati promesse per progetti futuri ,dove i protagonisti saranno i giovani , e doni simbolici.

«Il gemellaggio oltre al valore politico ha un alto valore sociale crea aggregazione, consolida i rapporti con il territorio in cui si vive ed i suoi abitanti, mette anche in evidenza le potenzialità che ogni persona ha scoprendo talenti perché non c’è niente di più bello di dedicare il proprio tempo , cosa preziosissima, al luogo in cui si vive facendolo conoscere ed apprezzare agli altri che siano in grado di carpirne le peculiarità, rispettando l’ambiente, perché viaggiare ci rende persone migliori, più sensibili, comprensivi non solo verso gli altri ma anche con noi stessi», aggiunge Gina Vannucci.

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