Perugia, mala movida: ragazzini sniffano droga in mezzo alla strada in centro. Il video choc

Ragazzi sniffano cocaina per strada a Perugia
di Egle Priolo
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Lunedì 28 Giugno 2021, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 09:35

PERUGIA - «L'ho visto mille volte al cinema, l'ho visto al telegiornale con le facce pixellate. Me l'hanno pure raccontato. Ma vedere dalle proprie finestre ragazzi che sniffano droga in mezzo alla strada, in gruppo, come se fosse pure normale, mi ha davvero sconvolto». È questo l'ultimo racconto che arriva dal centro di Perugia, dopo il solito sabato sera di eccessi. La differenza è che questa volta, lontano dall'averlo solo intuito o immaginato in base ai movimenti visti da dietro i vetri, i residenti hanno potuto addirittura filmare l'uso, probabilmente, di cocaina, durante un normale sabato sera in centro.

La videocamera del telefonino riprende e poi zoomma. Immagini sgranate, ma il film è chiaro. Due ragazzi a cavalcioni su un muretto a Porta Sole, la polvere bianca sistemata su un piccolo piano, colpetti perpendicolari, le mani veloci a sistemare la striscia e poi il primo giovane che si piega in avanti, avvicina il naso e tira su. Davanti all'amico seduto e mentre altri giovani si alternano davanti al piattino. Così, all'una di notte. In mezzo agli altri che passeggiano. Come se fosse normale.
«Questa ultima notte è stato un delirio – racconta un altro residente della zona -. In via Mattioli, in cima alle scalette di piazza Piccinino, c'è stato un via vai di ragazzi che urinavano sulle macchine parcheggiate. E poi la droga. È stato un continuo, dall'una di notte, di gruppi, anche molto numerosi, che a ripetizione ogni 15 minuti passavano sotto le nostre finestre. I rumori? Anche il meno, ormai. Fanno tutti le stesse cose: urinano, fumano canne, pippano e spacciano coca e vanno via». Uno storytelling sempre più inquietante nella sua ripetitività.
«Non è possibile vivere questo incubo ogni fine settimana», racconta un altro residente da piazzetta Alfani, ritrovo privilegiato dei più piccoli. Quelli, per esempio, che gli alcolici non li possono prendere nei locali (e comunque non oltre le ventitré, vista l'ordinanza del Comune che mira a evitare proprio eccessi e abusi) e quindi le bottiglie le portano da casa o dal supermercato. Una pratica che i residenti della parte alta del centro raccontano da anni, ma ora che si sono organizzati – tra comitati e gruppi WhatsApp – hanno sempre più spesso il telefono pronto per fare video, scattare foto e dimostrare di non essere esagerati, di non essere loro i molesti, nelle loro continue denunce. «Non siamo contro il divertimento, ma non si può campare così, soprattutto d'estate con le finestre aperte», ribadiscono. E allora di chat in chat, ecco che dall'una di domenica girano gli scatti rubati dalle finestre. Come quella del giovane appena sceso dal motorino e che dallo zaino fa comparire tre bottiglie di vino, pronte da bere con gli amici. Un modo semplice per aggirare l'ordinanza anti alcol, i controlli nei bar e magari pure risparmiare.
Le forze dell'ordine sono sempre in allerta, ma è chiaro come tutto il centro, tra vicoli e vicoletti, sia difficile da controllare per intero.

E i ragazzi scelgono proprio quella zona che è ricca di nascondigli e soprattutto vie di fuga. Anche se – a giudicare dai resoconti degli ultimi fine settimana – adesso pare che la zona della mala movida sia in via Baldeschi, con gruppi che stazionano anche fino a notte fonda. Quando i residenti vorrebbero riposare. «Paghiamo le tasse, non è giusto costringerci a vivere come reclusi. Se ci lamentiamo dalle finestre abbiamo paura di ripercussioni e vendette. Noi chiediamo solo di vivere in pace, senza disagi e soprattutto rischi».

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