Montefalco, tornano a splendere i “Grandi Francescani” dipinti da Benozzo Gozzoli

Montefalco, tornano a splendere i “Grandi Francescani” dipinti da Benozzo Gozzoli
di Giovanni Camirri
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Sabato 5 Maggio 2018, 19:29
MONTEFALCO - “Questa è una bella storia. Una storia che spiega in questo caso come il restauro dei Grandi Francescani, solo l’ultimo di una serie di progetti, riassuma perfettamente cosa si può fare partendo dai piccoli borghi attraverso la collaborazione tra pubblico e privato”. Lo spiega così Donatella Tesei, sindaco di Montefalco, il senso del completamento del restauro degli affreschi dell’abside della Chiesa Museo di San Francesco dipinti dal Benozzo Gozzoli che raffigurano Francesco Petrarca, Dante Alighieri e Giotto di Bondone, i tre intellettuali con i quali Benozzo Gozzoli ha voluto promuovere la “regola francescana” come guida della civiltà. Un tassello importante che va a completare il ciclo degli affreschi che vengono restaurati grazie ai fondi raccolti con il progetto #Caprai4love ideato dalla Arnaldo Caprai che ha realizzato e commercializzato sei bottiglie in edizione limitata del Montefalco Sagrantino Docg Vigna del Lago 2012 il cui ricavato della vendita è stato devoluto al Comune di Montefalco per il restauro dei “Grandi Francescani”. In sede di presentazione del progetto, l’anno passato, Marco Caprai aveva detto: “Questa non è stata una semplice attività commerciale, perché il modello di sostenibilità di #Caprai4love ha fatto parlare di Montefalco, ha creato un bene reale per il territorio. E’ importante per tutta l’economia. San Francesco diceva: iniziate a fare cose normali, vedrete che diventeranno straordinarie». E partendo da cose normali si è ottenuto un risultato straordinario. La bella storia di cui ha parlato ieri il sindaco Tesei è figlia di un progetto ben preciso. “E’ stato fatto – ha proseguito il primo cittadino – un grande lavoro di squadra e un grazie va alla Regione e all’assessore regionale Fernanda Cecchini. Questo modello d’azione è etico, virtuoso ed è soprattutto replicabile”. “Ogni volta che vengo a Montefalco – ha detto Cecchini – trovo sempre cose diverse e di grande spessore. Penso alla Modanna della Cintola, ad Antoniazzo Romano ed ora ai Grandi Francescani. Questo territorio, poi, riassume le mie deleghe: Cultura e Agricoltura. La prima è sotto gli occhi di tutti. L’altra è espressa qui nella pratica dell’agricoltura che ha puntato e punta molto sul vino”. Iniziando a fare cose normali, quindi, come dimostrato a Montefalco, si raggiungono obiettivi straordinari.

Gio.Ca.
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