La Valnerina rinasce dopo il terremoto come la Fenice: il progetto per una nuova vita

La professoressa Biscarini e la giornata sul progetto Fenice
di Egle Priolo
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Giovedì 15 Febbraio 2024, 10:08

PERUGIA - La Valnerina che rinasce dalle sue ceneri dopo il terremoto. Grazie a un programma di riqualificazione finanziato dal Dipartimento ministeriale per la coesione territoriale con un contributo di quasi 5 milioni di euro, per la creazione di un polo d’Internazionalizzazione didattica e produttiva, attraverso percorsi formativi su turismo, enogastronomia, sostenibilità e culture digitali. Tutto questo è il progetto Fenice, il cui tavolo tecnico ha preso il via all'Università per stranieri di Perugia, in programma definito «ambizioso», in partenariato con il Comune di Norcia, la Camera di commercio dell’Umbria e la Scuola umbra di amministrazione pubblica. A palazzo Gallenga, in un «laboratorio operativo», l'iniziativa ha visto la partecipazione complessiva di circa 60 persone, oltre al rettore dell'UniStraPg Valerio De Cesaris, il direttore generale Giuliano De Stefani e la professoressa Chiara Biscarini, promotrice del progetto: così nel primo incontro i vertici dell’ateneo hanno tracciato «il piano gestionale dell’iniziativa, declinando tempistiche, team e timing delle iniziative», come spiega una nota della Stranieri.

«Sperimentiamo un esercizio di progettazione partecipata che va oltre i ruoli, la disciplina e l’appartenenza a differenti istituzioni – ha commentato la professoressa Chiara Biscarini – i partecipanti saranno suddivisi in tavoli di discussione, la cui composizione è pensata per avere competenze complementari, al fine di garantire una prospettiva quanto più completa e inclusiva. L’auspicio è quello di favorire un'ampia e ricca discussione, utile per una riflessione sulle finalità del progetto e per avviare l'importante fase conoscitiva di tutti coloro che vi lavoreranno». «A moderare i gruppi operativi – ha concluso Biscarini – saranno giovani dottorandi e ricercatori con il ruolo chiave di ricezione e trasmissione dei contenuti».
All'incontro hanno preso parte anche Marco Magarini, amministratore unico della Scuola umbra di amministrazione pubblica, Giuseppina Perla, assessore alla Cultura del Comune di Norcia, e Federico Sisti, segretario generale della Camera di commercio, con i lavori articolati attraverso tavoli di discussione, dove i partecipanti hanno operato alla costituzione degli otto gruppi di lavoro per ogni “work package”.
«Il laboratorio – sottolineano da palazzo Gallenga - si è concluso con l’adozione formale della dichiarazione di intenti, simbolo dell’impegno collettivo verso gli obiettivi di “Fenice”, che segnerà l’inizio ufficiale di un importante percorso per l’Ateneo e per i partner».

L'IMPEGNO DI FONDAZIONE PERUGIA
A proposito di sviluppo, inoltre, l'Università per stranieri è stata anche protagonista della visita a palazzo Graziani per l'incontro con la presidente di Fondazione Perugia Cristina Colaiacovo. Una delegazione di studenti internazionali, accompagnata da De Cesaris e De Stefani, insieme ai professori Federica Guazzini e Alessandro Albanese Ginammi e alle funzionarie Valentina Seri e Mila Francesca Pollini, ha visitato la Fondazione «all’interno di un percorso di collaborazione tra la Stranieri e la Fondazione stessa sul tema dell’internazionalizzazione». Colaiacovo ha illustrato le numerose attività e opportunità «che la Fondazione Perugia offre al territorio, sottolineando il forte impegno nel sostegno al sapere scientifico e alla ricerca», oltre che alle «esigenze di sviluppo economico, culturale e sociale del territorio». Il rettore De Cesaris ha espresso il suo apprezzamento, sottolineando come «la collaborazione tra l’Unistrapg e la Fondazione Perugia si conferma quindi come una sinergia strategica per l’internazionalizzazione, la promozione della cultura, dell’educazione e dello sviluppo sostenibile».
 

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