La libreria Laurentiana, "presidio di umanità" ternana

I fratelli Giuseppe e Grazie Solani
di Daniele Sorvillo
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Domenica 10 Marzo 2024, 00:10
Via Garofoli, 6: in una traversa di Corso Vecchio, nel cuore della città, è possibile trovare un “presidio di umanità”, la libreria Laurentiana, tempio della cultura cittadina, custode dell’antico mestiere di essere librai. A guidare, dal 1994, questo luogo pieno di esperienza, i fratelli Giuseppe e Grazia Solani: lui, cardiologo esperto di letteratura; lei, ex insegnate di Lettere, anima di questo spazio affascinante, fatto di scaffali in legno, specchi e libri di qualità, che avvolgono coloro che entrano in questo pezzo di storia di Terni. «Abbiamo acquisito la libreria trent'anni fa – spiega il dottor Solani – proseguendo il percorso della storica libreria Bellicci, a Piazza Tacito. Con grande impegno, abbiamo trasferito la sede qui in via Garofoli: la nostra non è stata mai un’impresa commerciale, ma un investimento estetico e culturale. Volevamo costruire un ambiente da cercare, in cui coltivare la salute, attraverso i libri». Con questo spirito, la libreria si è caratterizza per la completezza dei suoi cataloghi e la qualità dei prodotti, allo scopo di garantirsi una clientela peculiare, vera e propria comunità culturale, mantenendo quella funzione di polo di aggregazione, di confronto e dialogo familiare con chi ai libri ha dedicato la propria vita. «Il nostro impegno – racconta Grazia Solani – è stato apprezzato da altri soggetti culturali: gruppi di lettura e di approfondimento filosofico, come l’associazione Pericle. Tutto ciò ci ha consentito di vedere la bellezza di una parte della popolazione ternana sconosciuta». A proposito di Terni, della sua evoluzione, il dottor Solani è sicuro: «Questa è una città dalle caratteristiche culturali superiori a ciò che appare: come la nostra libreria dimostra, esiste nel suo cuore una profondità, che va protetta. La Lurentiana è come un orto, in cui la cultura viene coltivata con pazienza, cura e competenza». Ed è qui che si innesta il nuovo corso della libreria, condotto da Imma Tuccillo Castaldo: «Ho frequentato la libreria, amandone l’essenza. Il nostro impegno è quello di valorizzarla come fortino di resistenza culturale, aperta alla comunità, al passo coi tempi, senza snaturarne la sua vocazione di isola di scavo culturale, in cui i libri giusti sono da trovare». E così, dallo scorso anno, la libreria è diventata punto di incontro per proiezione di film, presentazioni di libri e dibattiti, a cui sono invitati tutti a partecipare. Al suo interno è stata montata una cassetta, in cui chiunque può inserire una propria idea: lo scopo è trasformare la scrittura in comunione e scambio umano, patrimonio di storie che raccontino la città, oltre ogni fuorviante apparenza.
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