Intervista a Roberto Bolle:
«Spero in un futuro nel cinema»

Intervista a Roberto Bolle: «Spero in un futuro nel cinema»
di Antonella Manni
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Mercoledì 13 Luglio 2016, 17:49
Tutto esaurito per Roberto Bolle, l'étoile dei due Mondi, che stasera (ore 21:30) salirà sul palco di Piazza del Duomo a Spoleto per un evento speciale in collaborazione con il Festival dei Due Mondi, prima tappa di un tour che lo porterà fino al 29 luglio da Genova a Verona, da Marina di Pietrasanta a Roma per finire al Festival di Peralada in Spagna. Étoile del Teatro alla Scala di Milano, unico ballerino italiano nominato Principal Dancer dell'American Ballet Theatre di New York, Bolle è un mito, simbolo dell'arte italiana nel mondo, ambasciatore per l'Unicef e Young Global Leader del Fai. A Spoleto porta il suo "Roberto Bolle and Friends" (prodotto da Artedanza) Gala andato in scena per la prima volta nel 2008 e che ha portato la danza in luoghi mai raggiunti prima.

Roberto Bolle, che significa per lei danzare a Spoleto?
"Seguo da anni questo progetto di portare il mio Gala in alcuni dei luoghi più belli e simbolici del nostro Paese, la cui bellezza e il cui patrimonio sono tasselli fondamentali della nostra identità. Spoleto si inscrive a pieno titolo in questo progetto per la sua bellezza e il suo valore, come città d’arte e cultura. Sono stato qui ad esibirmi già due volte e ne serbo un meraviglioso ricordo. Sono sicuro che anche questa serata si fisserà in maniera indelebile nella mia memoria".

Quali ospiti speciali danzeranno con lei? 
"Preparo personalmente il programma e il cast di ogni mio Gala, cercando di renderlo sempre un’offerta culturale importante, una finestra su quanto di meglio si muove in ambito mondiale. Anche per la serata di Spoleto sarò accompagnato da meravigliosi artisti provenienti dalle più prestigiose Compagnie internazionali come l’American Ballet di New York, il Royal Ballet di Londra e l’Het National Ballet".
  
Quale sarà il programma? 
"Una selezione di passi a due classici, molto conosciuti e amati dal pubblico come Corsaro o Don Chisciotte, che andranno ad intervallarsi con passi a due di grandi nomi del balletto moderno come Forsythe e Petit e altri brani di coreografi alla ribalta della scena internazionale come Spuck, Gaulthier, Galili, Celis, Wheeldon. Un percorso emotivo imperdibile, fatto di stili, sonorità e suggestioni diverse".

Oltre alla danza, di recente ha sperimentato anche la regia cinematografica. In futuro?
"Mi piace e mi interesso ad ogni forma di arte. Quello con il cinema è un rapporto ricorrente che coltivo con passione. Dalle esperienze con Wilson e Greenway a “Milano 2015” dove addirittura mi sono cimentato nel ruolo di regista. Spero di incrociare la mia strada con questa arte ancora. Vedremo".
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