Terni. Il dramma di Francesca, a 31 anni senza più casa e vita, picchiata e costretta a dormire per strada

Terni. Il dramma di Francesca, a 31 anni senza più casa e vita, picchiata e costretta a dormire per strada
di Corso Viola di Campalto
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Sabato 27 Gennaio 2024, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 14:18

TERNI La nebbia ancora non si dirada, fa freddo ed è umido. Sono le dieci del mattino e siamo andati all'interno del vecchio mulino sotto Porta Sant'Angelo, al parco della Passeggiata, per verificare se dopo mille denunce per la presenza di sbandati e tossicodipendenti le cose fossero cambiate. Ma non è così, abbiamo trovato la porta d'ingresso divelta e una ragazza che dormiva rannicchiata sopra un materasso sudicio, tra sporcizia di ogni genere, al buio. Si è svegliata per il rumore fatto da noi entrando, e si alzata. Abbiamo notato subito il suo volto tumefatto, pieno di lividi ed un evidente ematoma alla testa. Appena capito che non avevamo brutte intenzioni Francesca (la chiameremo così), ternana di 31 anni, si è sciolta in un pianto. Le abbiamo chiesto chi l'avesse ridotta così e perché dormisse in quel posto: «Non mi ricordo cosa è successo - dice con l'evidenza di chi non vuole parlare per paura e per non portare ad identificare l'autore o gli autori di tale violenza - mi hanno picchiato ma ricordo poco di quanto avvenuto, l'unica cosa che so è che sono sola, nessuno mi dà ospitalità e questa notte dopo aver girovagato per la città sono venuta qui perché ero sfinita, ma sono sfinita da almeno due mesi sempre alla ricerca di un posto dove passare la notte». Ci fa vedere che in tasca ha dei soldi: «E' tutto quello che mi resta, quando cerco di andare in un albergo - dice in evidente stato di choc - mi dicono che non c'è posto, io mi vergogno a chiedere aiuto, sono ternana ma mi sento un'estranea».

La sua è una storia brutale: «Dopo il liceo ho fatto la scuola di designer, poi ho deciso di andare all'estero e ho lavorato come cameriera per tanto tempo a Malta - racconta - dove mi ero ambientata, magari qualche debolezza col bere, mi sono persa e sono tornata a Terni, ma qui non ho trovato nessuno ad aspettarmi, di mio padre non ho più tracce e mia mamma vive in Spagna con un altro uomo, ho bussato a casa di quelli che erano i mie amici ma nessuno mi ha aiutato a trovare un lavoro ed ora ho finito tutti i risparmi, mi basterebbe un'auto dove dormire, mi basterebbe un posto di lavoro per ricominciare la mia via che ora si è interrotta». È stanca perché la notte non ha dormito, porta le tracce delle botte ricevute: «Sono stanca se qualcuno mi potesse aiutare». Chiamiamo i vigili urbani nella speranza che si attivino per aiutarla e le chiediamo di recarsi in ospedale. Ma lei ha paura e declina l'invito, allontanandosi  in cerca di un posto dove stare. Intanto, continua a rimanere aperto l'antico mulino di Porta Sant'Angelo, luogo nel cuore del centro che è stato teatro di ripetuti sgomberi, con la polizia più volte in campo per mandar via gli inquilini abusivi che l'avevano occupato.  Ultimo riparo di Francesca.
 

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