Terni. Teatro, sicurezza, verde pubblico, Ast: i primi cento giorni della giunta Bandecchi

Terni. Teatro, sicurezza, verde pubblico, Ast: i primi cento giorni della giunta Bandecchi
di Vanna Ugolini
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Martedì 19 Settembre 2023, 12:54 - Ultimo aggiornamento: 13:01

IL BILANCIO

Teatro, ospedale, verde pubblico, sicurezza. Uno sguardo ai primi cento giorni della giunta Bandecchi, a cosa è stato messo in campo e cosa non è partito rispetto alle dichiarazioni fatte in consiglio comunale e al programma elettorale. Un elenco non esaustivo e sicuramente in divenire, che può dare un'idea del lavoro svolto in questi tre mesi circa, dalla giunta gialloblu.
E' durata poco l'idea di bloccare il progetto per il rifacimento dei teatro Verdi in stile polettiano, con il sostegno del senatore Vittorio Sgarbi. Il cantiere del teatro è partito, ma si farà secondo la progettazione avanzata dalla giunta Latini. Per il momento non è andato in porto nemmeno l'annuncio di uscire dal trasporto pubblico regionale: il sindaco ha alzato la voce, chiedendo più corse e soldi per Terni, ma il comune, per ora, non è uscito dal bando regionale dei trasporti. Anche la ventilata possibilità di fare un dissesto bis, per i troppi crediti non esigibili in bilancio, non si è verificata al momento: la giunta, infatti, ha approvato la relazione dei commissari preposti alla valutazione del dissesto.
Ast: questione delicatissima e di vitale importanza per la città. Oltre all'attenzione per l'impatto ambientale prodotto, non si sa quanto il sindaco sia in rapporto con azienda e ministero per la firma sull'accordo di programma ormai in ritardo di nove mesi.
Durante la campagna elettorale Bandecchi aveva annunciato di voler comprare la Treofan, azienda del polo chimico in vendita, dopo tre anni di agonia. E' finita, invece, in mano alla polacca Visopack. Il giorno dell'ingresso dell'ad in azienda, però, è stato visto più l'ex sindaco Latini che la presidente del consiglio comunale Sara Francescangeli, unica rappresentante del comune, molto defilata. Bandecchi, che si era definito "sindaco con la valigia", alla ricerca di investitori, rientrerà in gioco per il rilancio del polo chimico?
Sparite le conferenze stampa del sabato mattina, assessori quasi sempre orientati al "no comment": la comunicazione è soprattutto social, senza interlocuzione, e, spesso, condita da un serie di insulti rivolti, soprattutto ai giornalisti. (ma non solo).
Che fine hanno fatto i superconsulenti che avrebbero dovuto affiancare gli assessori? C'è chi sostiene che, in realtà, siano gli stessi consiglieri a supporto degli assessori o alcuni rappresentanti di associazioni. Ma il rebus resta. Ztl, dopo un inizio discordante, l'assessore Iapadre si è aperto al confronto con residente e commercianti. In divenire.
Semaforo giallo perchè la vicenda del nuovo ospedale è, soprattutto, un gran mistero. Vero che le redini le tengono Regione e ministero, ma il 3 agosto il sindaco Bandecchi aveva annunciato di aver avuto rassicurazioni dalla Regione e che in sei mesi l'ospedale sarebbe stato fatto. Poi una serie di scambi di mail e il gelo con la presidente Tesei. Del progetto del nuovo ospedale, dopo la bocciatura del primo project financing da parte dell'ufficio preposto (il rup) preoccupato per la tenuta economica, non ci sono tracce.
Iniziative concrete sono state prese per la sicurezza. La notizia delle pattuglie dei vigilantes ha fatto il giro d'Italia ed è stata presa con scetticismo, ma l'anomalia è solo una: a pagarli è Unicusano, cioè la società di cui il sindaco tornerà presto a essere presidente. Verde pubblico, decoro urbano, illuminazione, gestione dei cimiteri sono settori in cui le promesse cominciano a essere mantenute: lavori in corso per rotonde, parchi, e riorganizzazioni dei sedici cimiteri cittadini. Di ieri anche la notizia che la rivoluzione della macchina organizzativa del Comune è quasi conclusa, con cambiamenti nelle cariche, spostamenti di dirigenti e nuovi arrivi a Palazzo Spada.
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