Grifo, Formisano talent scout: così l'età media è da record

Alessandro Formisano
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Gennaio 2024, 07:30
PERUGIA - La politica è molto sotto traccia: profilo basso unitamente a un lavoro continuo e meticoloso. È questo il ruolo di Alessandro Formisano: psicologo più che allenatore. L’attività che l’allenatore del Perugia svolge quotidianamente sul piano mentale é fondamentale in questa fase come riconosciuto da lui stesso. 
«I ragazzi mi seguono e hanno voglia di crescere. Abbiamo messo un altro mattoncino contro la Spal ma dobbiamo crescere, la strada è ancora lunga e bisogna continuare a fare bene», Il concetto lo ha ripreso Emanuele Torrasi con una considerazione che lascia capire molto sul rapporto della squadra con il trainer del Grifo. «Il tecnico cerca di portare la sua idea all’interno del gruppo sin dal primo giorno facendoci sentire tutti importanti e questa è la chiave per poter crescere». 
Insomma una simbiosi evidente tra roster e tecnico ma non si tratta di un’operazione di facciata. Sì perché Alessandro Formisano ha deciso di invertire anche un altro trend. L’obiettivo della società resta quello di lanciare quanti più giovani possibile in una logica di valorizzazione del settore giovanile: un’operazione iniziata con Seghetti e proseguita con i vari Giunti, Polizzi e Viti tutti nel giro della prima squadra. Un lavoro che ha portato già a un abbassamento dell’età media in campo. 
Un esempio? Domenica scorsa nel secondo tempo, dopo l’ingresso di Giunti che ha avvicendato Matos, la carta d’identità dei giocatori in campo con la maglia rossa segnava un’età media di 23 anni scarsi. Se si eccettua Ciccio Lisi, autore di una rete due assist e una super prestazione, gli altri erano per lo più un manipolo di ragazzini. A partire dallo stesso Giunti che ha da poco compiuto 19 anni, proseguendo con Alessandro Seghetti che ne ha fatti 20 da una manciata di giorni, senza dimenticare Yeferson Paz, protagonista in campo con la sua doppietta che ne ha ancora 21. 
Insomma un’età media davvero bassa ma soprattutto una tendenza chiara avviata da parte del coach biancorosso. In generale, se si prende in esame il roster di tutte le squadre del campionato, il Grifo si piazza complessivamente in dodicesima posizione alla stregua dell’Entella con una media di 25,2 anni d’età a partita. In testa e non poteva essere altrimenti c’è la Juventus Next Gen con 21,4 davanti al Pescara (22,8) e l’Olbia (23,6). Lo starting eleven più “maturo” è quello della Torres che viaggia intorno ai 27,6 anni di media. Non proprio dei ragazzini ma molto efficaci nel portare a casa risultati importanti vista la classifica. Si pensi ai vari Scotto (33), Mastinu (32) o Fischnaller (32). Non è da meno il Cesena che nonostante presenti in rosa giovani altamente interessanti del calibro di Shpendi (20) capocannoniere del torneo o il terzino Pierccini (19) sfoggia un organico piuttosto esperto. Tornando al Grifo come detto va tenuto in considerazione il cambiamento di queste ultime giornate. 
I circa 23 anni di media dei match con Formisano in panca che scendono se si prende in esame il finale di secondo tempo della partita vinta contro la Spal, piazzano il Perugia tra le squadre con l’11 più giovane. Naturalmente dietro alle solite note. Al contrario, a titolo di pura cronaca, il Grifo guidato da Baldini è entrato in più di una occasione nella lista delle formazioni meno giovani del campionato. È accaduto ad esempio proprio nella partita d’andata giocata e pareggiata al Curi contro il Pontedera. In quel caso l’età media dei titolari ha sfiorato i 28 anni. Lontana dai trenta e passa anni con cui la Torres di Alfonso Greco ha perso a Rimini una decina di giorni fa ma comunque fra le squadre meno giovani in campo in questo campionato. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA