Foligno, padre e figlio prosciolti dall'accusa di estorsione dopo otto anni

Il tribunale di Spoleo
di Giovanni Camirri
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 18 Ottobre 2023, 09:08

FOLIGNO - Tentata estorsione, sequestro di persona e percosse: un calvario durato quasi 8 anni e poi l’assoluzione. Protagonisti di una complessa vicenda sono padre e figlio, difesi dall’avvocato Giuseppe Congiunti, residenti a Foligno. I due hanno avuto necessità di eseguire alcuni lavori a casa. Era il 2015 e il titolare della ditta chiamata ad eseguirli ha presentato un conto da 30mila euro. I due, però, hanno sostenuto che quella era un cifra non dovuta e quindi si sono rifiutati, in sostanza, di pagare.  A seguito di quel diniego, motivato da alcune contestazioni di natura tecnica e procedurale, padre e figlio si sono ritrovati denunciati per tentata estorsione, sequestro di persona e percosse. La denuncia è divenuta fascicolo e il fascicolo è approdato in udienza davanti al Tribunale di Spoleto dove, nelle scorse settimane, è stata pronunciata sentenza di assoluzione. In pratica la linea difensiva, poi accolta, ha la bontà delle posizioni dei due denunciati determinando, di converso, la non attendibilità di quanto sostenuto, invece, dal denunciante. Un vero e proprio calvario, quello vissuto da padre e figlio, che dopo sette anni dalle contestazioni mosse a loro carico è arrivato ad un punto di svolta emerso in sede di udienza e sostanziato dalla sentenza emessa. Quei denari richiesti non erano, di fatto dovuti come sostenuto dalla difesa, e questo è stato stabilito dal pronunciamento in sede giudiziaria che ha restituito, per quanto possibile, serenità ai due cittadini che si sono ritrovati al centro di una serie di questioni rispetto alle quali non avevano colpe.

A fare da sfondo alla vicenda sfociata in denuncia proprio l’abitazione che necessitava di lavori dove il titolare della ditta si sarebbe recato per chiedere il pagamento delle somme che riteneva di dover ricevere. Il confronto tra la richiesta e il diniego a darle seguito ha fatto precipitare la situazione fino al punto che il titolare della ditta ha denunciato i proprietari dell’abitazione per tentata estorsione, sequestro di persona e percosse. Dopo quasi otto anni dal quel complicato episodio in Tribunale è stata ricostruita la vicenda e sono state approfondite, nell’ambito delle diverse udienze, le singole posizioni e le relative linee difensive. Alla luce di tutto ciò è stato stabilito che non c’è stata la tentata estorsione, non c’è stato sequestro di persona e nemmeno ci sono state le percosse.

© RIPRODUZIONE RISERVATA