Foligno, furti durante pausa pranzo: tra i bersagli un fioraio, una pizzeria e la Giostrina dei Canapè

Foligno, furti durante pausa pranzo: tra i bersagli un fioraio, una pizzeria e la Giostrina dei Canapè
di Giovanni Camirri
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Lunedì 26 Luglio 2021, 10:45

FOLIGNO - “Durante la pausa pranzo ore 13:30- 16:30 hanno tentato di forzare la serratura del ns negozio l'IsolaVerde di Foligno.... Fortunatamente senza riuscire ad entrare.... Serratura rotta. Ed non siamo stati gli unici”. Inizia così lo sfogo di uno dei titolari delle attività del centro storico visitate, tra furti tentati e consumati, a cavallo dell’ora di pranzo di sabato. Altra visita tra 13.15 e 15. Ignoti hanno visitato la “Pizzeria dle Trivio” in via Cesare Agostini dove hanno aperto la serranda, che i proprietari aveano lasciato regolarmente chiusa a chiave, hanno violato la porta d’accesso al locale e hanno preso i soldi spicci del cassetto e poi se ne sono andati senza, pare, toccare altro. Un ulteriore tentativo di furto è stato messo a segno, stando quanto risulta a Il Messaggero, ai danni della “Giostrina dei Canapè”, realtà che da tre anni è presente all’interno dell’area verde del centro storico ed è tutta dedicata i bambini. Le modalità con cui i furti, consumati e tanti, sono stati messi a segno sembrano essere le medesime in tutti i diversi casi, quasi a dare una firma degli autori – non si sa ancora se ad agire sia stato un singolo o più persone – riassunta dal modus operandi. Identica modalità che starebbe stata impiegata per violare, anche altri contesti, tra cui una struttura ricettiva, ma sul punto sono in corso approfondimenti. Nemmeno una settimana fa, e per la precisione domenica scorsa, un altro furto era stato commesso in via Cesare Agostini. Ad agire, stando a quanto s’è appreso una coppia composta da un uomo e una donna che hanno forzato il cancello esterno del negozio di abbigliamento “Barberini”, quindi hanno violato la porta d’accesso, hanno preso una decina di capi di abbigliamento, un computer e il cassetto del registratore di cassa con annesso fondo cassa. “Hanno rubato nel mio negozio mettendo la merce sottratta in una delle borse col nostro marcio e se ne sono andati come una tranquilla coppia che aveva appena fatto shopping”. È quanto aveva raccontato a Il Messaggero Fabio Massimo Barberini titolare del negozio visitato dai ladri.

La coppia di balordi ha agito domenica pomeriggio poco prima delle 16 . 2La cosa che più fa rabbia – aveva proseguito Barberini – è il fatto che tutto sia accaduto alla luce del sole, di pomeriggio”. Il tutto con quell’uomo e quella donna che hanno agito incuranti dei sistemi di sicurezza dell’attività e con tranquillità hanno messo la refurtiva in una delle borse con marchio del negozio e sono “serenamente” usciti come fossero clienti abituali incuranti di tutto e di tutti. Situazioni non nuove, per certi versi in qualche caso fisiologiche, e che vedono cittadini e commercianti chiedere, con educazione ma con fermezza, una stretta. Perché tanto i tentati furti che quelli portati a segno registrano danni che vanno oltre il potenziale o reale bottino. Chi s’è trovato con la serratura forzata, come nel caso del fioraio “vistato” sabato all’ora di pranzo, non ha potuto aprire la porta violata e, oltre alla riparazione, ha pure dovuto contattare un fabbro per poter accedere al posto di lavoro.

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