Pd, a Perugia sondaggi cupi:
il rischio è l’effetto-Parma

Pd, a Perugia sondaggi cupi: il rischio è l’effetto-Parma
di Marco Brunacci
2 Minuti di Lettura
Martedì 4 Febbraio 2014, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 18:34
PERUGIA - Gi nel tardo pomeriggio di luned si erano diffusi i dati, accolti con espressioni quaresimali, e vissuti come un interminabile mercoled delle ceneri man mano che giungevano, i risultati dalla quasi totalit del gruppo dirigente perugino (nessuno ha potuto verificare la facies di Guasticchi).



Allora: il sondaggio (riservato e da confermare perchè ufficialmente tutti negano) commissionato dal Pd nazionale su Perugia direbbe che tra i 2000 perugini ascoltati (margine di errore relativamente alto, al 5%) soltanto il 33% (una fonte caritatevole sostiene che siamo al 36) gradisce l’operato della giunta comunale, che diventerebbe il 32 (o 35, a seconda delle fonti) sull’azione di governo del sindaco Boccali che, con ogni evidenza, paga anche colpe e demeriti che non sono i suoi, ma conferma il cupo trend già rilevato da precedenti sondaggi (Sole 24 ore).



Un punto o due in più non cambiano la sostanza. E il rilevamento sui partiti non lascia spazio all’ottimismo nella maggioranza che governa la città: il centrosinistra, con tutti gli allargamenti possibili (quindi con Prc, Sc e Cd sotto lo stesso tetto), non arriverebbe al 45%, anzi tenderebbe ad adagiarsi verso il 43.



Questo significa ballottaggio sicuro. Ma contro chi? Il secondo partito sarebbe M5S con il 25%. A seguire Forza Italia (17%). Se il centrodestra perugino smettesse di litigare come fanno monelli in strada e riuscisse a mettersi insieme portandosi in casa tutta la destra come pure l’Udc potrebbe arrivare a sfiorare il 30%, ma l’eventualità non è all’ordine del giorno.



Questo significa che all’orizzonte si profila minacciosa l’ombra dell’ ”effetto Parma”, un baluardo del Pd che cade per mano grillina, armata anche dal centrodestra. Si aggiunge che il 70% degli interessati vorrebbero le primarie e che il Pd nazionale le consiglierebbe, aggiungendo che la Fioroni è ai più sconosciuta, ma proprio per questo può presentarsi come il nuovo che avanza e rovinare il sonno a Boccali.



I sondaggi valgono per quel che valgono. Un esponente pd capace di humour corrosivo e autoironia suggeriva ai più allarmati tra i suoi: «Tranquilli, i sondaggi li abbiamo sempre sbagliati, prima di fasciarci la testa chiediamo a Berlusconi di farceli». Mail clima di ieri all’assemblea dell’unione comunale non era di scherzo. Ci ragioneranno per tutta la settimana. Poi si vedrà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA