Al Sant'Anna di Pisa per la prima volta una preside: «E ora incentivi alle donne nei team di ricerca»

Anna Loretoni a un convegno
di Marcello Guerrieri
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Mercoledì 16 Ottobre 2019, 09:27 - Ultimo aggiornamento: 16:51

Finalmente una preside donna: non era mai accaduto in oltre trenta anni all'istituto Universitario Sant'Anna di Pisa, tra i primissimi in Italia. Ora questo muro è stato infranto per merito di Anna Loretoni, narnese, legatissima alle sue origini, ordinaria di Filosofia politica. Alle elezioni accademiche su quarantasei votanti a Anna Loretoni ne sono andati bel trentasette, un plebiscito.
Come mai, adesso, questo nuovo impegno?
«C'è da dire che mio figlio, ora ventiduenne, ha scelto di studiare all'Università di Bologna ed ovviamente è andato ad abitare in quella città: ho avuto, oggettivamente, più tempo libero e per questo mi sono messa in gioco. Quando ho capito che la cosa poteva andare in porto, che avevo il gradimento di tanti colleghi, ho cercato di andare avanti. D'altra parte ci sono fasi della vita nelle quali siamo chiamate a fare di più, impegnarsi in prima persona. Ecco, io l'ho fatto. Sarà molto impegnativo al di là dell'entusiasmo iniziale».
Che programma che porterà avanti all'istituto Sant'Anna di Pisa?
«E' ovviamente articolato ma come ho già detto anche nei discorsi ufficiali ed in altre occasioni, e si riassume in coltivare l'eccellenza, scovare il merito laddove si trova» 

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Ora Anna Loretoni affiancherà la rettrice della Scuola Sant'Anna, Sabina Nuti, che si avvale come prorettrice vicaria di Arianna Menciassi. Su quattro posizioni apicali in quella università, tre sono ora occupate da donne: «E' una sensazione bella - dice ancora Anna Loretoni - . Spero che questa tendenza diventi una cosa ordinaria, che non desti alcuna sorpresa. Comunque le cose stanno davvero già cambiando».

E per chi non avesse capito le opinioni e le intenzioni di Anna, ecco un altro caposaldo: «Incentivi alle donne nei team di ricerca».
E termina la nuova preside dell'istituto pisano, eccellenza italiana, con la frase:«Ed ora al lavoro». 
 

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