PERUGIA In calo tra gli alunni, i contagi scolastici hanno iniziato a interessare anche il personale, dopo i due casi segnalati dalla Regione, nell’ultimo bollettino, ieri un docente è stato trovato positivo in una primaria di Perugia. È il primo caso dopo l’introduzione del Piano Scuole 2021/2022. La curva epidemica continua comunque a scendere, con la media mobile (sui sette giorni) che ora segna 36,3 casi giornalieri. Ieri 10 i nuovi casi scoperti, ma a fronte del limitato carico di tamponi domenicale. Scesi a 700 gli attualmente positivi, per il terzo giorno si registra un ingresso in terapia intensiva dove ora figurano sei pazienti, il massimo da oltre due settimane. Intanto, accelerazione sul versante terza dose, con 2.800 somministrazioni effettuate ieri mentre si avvicina l’immunità di comunità: il 77,3% dei residenti, infatti, è immunizzato o in attesa di richiamo.
Con una curva epidemica che dopo alcuni giorni di stabilità ha ripreso una lieve piegatura verso il basso, anche i contagi scolastici hanno mostrato un ridimensionamento pur coi primi casi tra il personale scolastico. Ai due segnalati al primo ottobre, si è aggiunto quello di un docente trovato positivo in una primaria di Perugia, con una classe finita in isolamento e attesa del primo tampone fissato per questa mattina. È stato il dipartimento di Prevenzione della Usl Umbria 1 a inviare la comunicazione alla scuola attivando, come previsto dal Piano Scuole Covid19 2021/22, “la sorveglianza alunni per contatto stretto scolastico”. È quindi stato previsto il doppio tampone (il secondo sarà eseguito cinque giorni dopo il primo) ma la riammissione a scuola, come disposto dalla Determinazione direttoriale 9401 del 24 settembre, è consentita solo presentando l’esito negativo del primo test. “Nel periodo tra il primo e il secondo tampone – dispone la Asl – gli alunni dovranno comunque adottate tutte le precauzioni anti-contagio in quanto potenzialmente a rischio di sviluppare l’infezione da SarsCov2». Per questo, come prevede il protocollo, eventuali sintomi sospetti dovranno essere comunicati al pediatra o al medico, informando via mail anche la Asl.
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di Fabio Nucci
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Martedì 5 Ottobre 2021, 11:00
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