Pazienti no-Covid, il piano ospedaliero
per tutte le altre emergenze sanitarie

Pazienti no-Covid, il piano ospedaliero per tutte le altre emergenze sanitarie
di Federico Fabrizi
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Martedì 1 Dicembre 2020, 08:30


PERUGIA Le attività di screening nel mese di novembre sono arrivate al 90 per cento, stesso ritmo di “rincorsa” pure per le visite specialistiche. Sono i numeri che mette sul tavolo l’assessorato regionale alla Sanità: «Nella prima fase seguivamo solo ed esclusivamente il Covid, ora abbiamo curato con particolare attenzione l’azione di screening e la specialistica ambulatoriale», spiega l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto. 
«Abbiamo fatto una grande esperienza nella prima fase della pandemia - rimarca il direttore della Sanità regionale Claudio Dario - c’era stato il blocco completo delle attività perché sapevamo poco di questa patologia e avevamo problemi di conoscenza e gestione dei percorsi e delle modalità di isolamento. In questa seconda fase, invece, siamo in possesso di una tecnologia che ci ha permesso di lavorare con approcci preventivi».
I NUMERI 
All’ospedale di Perugia erano state sospese 54 mila prestazioni, al momento ne sono rimaste 4.200 ambulatoriali. 
Al Santa Maria della Misericordia di Terni ci sono 380 arretrati su 12.371 attività rinviate tra febbraio e giugno. Alla Usl 1 sono indietro 7 mila prestazioni su 31.768 e nella Usl 2 circa 10mila su 64 mila. 
I quattro commissari delle aziende sanitarie (Marcello Giannico all’ospedale di Perugia, Pasquale Chiarelli a Terni, Gilberto Gentili alla Usl 1 e Massimo De Fino alla Usl 2) spiegano che si punta ad arrivare “in pari” e recuperare le attività sospese entro fine anno, al massimo nei primi mesi del 2021.
A PERUGIA
A Perugia per la Maternità è stata allestita una sala parto – sala chirurgica, dedicata al trattamento delle patologie ostetrico-ginecologiche delle donne Covid-19 positive, punto di riferimento per il territorio provinciale. Inoltre, è stata attrezzata un’area di degenza dedicata ad accogliere le donne e i pazienti pediatrici positivi. E per la chirurgia si è proceduto ad una riduzione dell’attività: sospesi gli interventi chirurgici meno urgenti (tecnicamente in classe di priorità C e D), mantenendo l’esecuzione degli interventi in classe A e B, anche grazie agli accordi raggiunti con le strutture private.
A TERNI
A Terni nella seconda settimana di novembre è stato possibile garantire solo l’attività in emergenza-urgenza, poi dal 16 novembre sono riprese le attività chirurgiche programmate e per incrementare progressivamente le sedute operatorie sono stati siglati accordi con la Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2: in pratica, integrazione di sale operatorie ed equipe infermieristiche ed anestesiologiche, con i chirurghi del Santa Maria di Terni che possono operare a Narni, Orvieto e Branca.
LA RINCORSA
Nella Usl 1 da giugno ad oggi sono state erogate 474.000 prestazioni di specialistica ambulatoriale, ne risultano “recuperate” 30mila, cioè il 75%. Per garantire il risultato sono state previste anche aperture straordinarie serali e nei giorni festive. Tra i punti più critici la diagnostica per immagini: sono programmate sedute straordinarie fino al 31 dicembre. 
E’ corsa contro il tempo anche per le attività di screening, quelli della cervice uterina programmati fino al 31 ottobre sono stati 9.082 e ne risultano da programmare al 31 dicembre 3.868. Per quanto riguarda il colon sono state programmate al 31 ottobre 3.528 prestazioni, e sempre alla stessa data risultano effettuate 6.912 mammografie, mentre ne restano da prenotare entro fine anno 8.136. Per quanto riguarda i distretti Alto Chiascio e Assisano, il recupero delle mammografie è previsto per il 31 gennaio 2021.
Nella Usl 2, invece, delle 3483 prestazioni “U” e “B” inserite in lista e garantite nel corso dell’emergenza pandemica ne sono state erogate 3204 (il 92,0%), 230 quelle annullate dagli utenti e 49 (1,4%) quelle non erogate. Sono invece 63.924 le prestazioni sospese nel periodo 9 marzo - 21 giugno. Di queste ben 51756 sono già state recuperate, circa l’81%. 

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