Coronavirus, in una settimana 38 morti. Sale l'età dei contagiati: +33% di casi per gli over 65

Coronavirus, in una settimana 38 morti. Sale l'età dei contagiati: +33% di casi per gli over 65
di Fabio Nucci
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Novembre 2020, 07:06

PERUGIA - Alla lieve frenata sul versante nuovi contagi, fa da contraltare l’aggravamento del numero dei decessi, ieri altri otto ufficiali col totale settimanale pari a 38, dato record dall’inizio dell’epidemia. Senza considerare i cinque morti comunicati nel corso della giornata. Un bilancio che si aggrava di giorno in giorno e che si accompagna al costante rialzo dell’età mediana dei casi, ieri a 45 anni, quasi mezzo anno in più rispetto a quattro giorni fa.
A raccontare un rallentamento nella circolazione del virus, quel 9,25% di positività dei 4.540 tamponi conteggiati tra lunedì e martedì mattina, stando al bollettino regionale, dai quali sono usciti 420 nuovi positivi. Un dato sotto la media settimanale, pari a 527 contagiati con un’incidenza di esiti positivi delle diagnosi del 14,38%. Una frenata che potrebbe preludere a un avvicinamento del picco dei casi attivi che gli esperti del Cts e del Nucleo epidemiologico della regione stimano possa essere raggiunto a metà novembre. Anche il dato settimanale aggregato dei nuovi contagi restituisce un andamento meno esponenziale (+33%) rispetto al trend nazionale (+50%). Resta preminente l’incidenza dei positivi scoperti da screening e tracciamento: anche nell’ultima settimana oltre l’80% dei nuovi casi (3.688 il totale aggregato) poteva dirsi asintomatico. Tipologia di contagio tornato a crescere più di quella relativa ai casi individuati da sospetto diagnostico. Ad evitare lo sfondamento della curva degli attualmente positivi (al momento 7.572) verso altri record, l’impennata dei guariti: ieri 171, il numero più alto di sempre, col dato settimanale aggregato in salita del 26%. Ma se consideriamo un orizzonte bi-settimanale, il numero dei guariti è quasi quadruplicato: si è infatti passati dai 412 casi della settimana 7-20 ottobre, ai 1.510 del periodo 21 ottobre-3 novembre.
In costante salita il dato delle vittime da coronavirus. Ieri altri otto, tre dei quali già segnalati lunedì: 2 a Perugia e a Corciano, mentre gli altri riguardano cittadini di Terni, Città di Castello, Magione, Torgiano. A questi si aggiungono altre cinque vittime, due all’ospedale di Perugia, due uomini di Corciano di 90 e 75 anni; due a Città di Castello, un uomo di 84 anni di Assisi e un tifernate di 78 anni; uno al Santa Maria di Terni, una donna di 87 anni. A livello territoriale, record di contagi a Perugia (106), Terni (84) e Spoleto (36) mentre sono saliti a 15 i comuni che registrano un’incidenza di casi attivi superiore a 10 ogni mille residenti. In testa, sempre San Gemini e Bastia Umbra; in salita, Torgiano e Valfabbrica.
ETÀ DEI POSITIVI
Si consolida lo spostamento verso fasce più adulte degli ultimi contagi. Dal 29 ottobre al 3 novembre, sono stati certificati 2.593 nuovi casi con l’età mediana cresciuta quasi di mezzo anno e ora vicina ai 45 anni: a fine estate era di 40 anni, nella prima fase epidemica a 53 anni. Dei positivi censiti negli ultimi quattro giorni, 295, pari all’11,4% del totale, può dirsi in età scolare (esclusi i ragazzi tra 18 e 19 anni); 665 (26%) hanno tra i 18 e i 35 anni; 1.123 (32,5%) sono nella fascia 40-64 anni; 510 (20%) sono over 65. Proprio la fascia 65-79 anni è quella cresciuta di più negli ultimi giorni(+33%): periodo nel quale si sono contagiati più uomini (1.309) che donne (1.284). Ma considerando i positivi registrati dall’inizio dell’epidemia, il coronavirus si può dire che nella regione non fa distinzione di genere, con una lieve prevalenza di positività tra le donne (74 contagi in più).

© RIPRODUZIONE RISERVATA