Cesi, l'olio, il contatto con il territorio: il rituale per la festa di San Biagio è caro agli abitanti del paese

In occasione della ricorrenza del giorno di San Biagio, il paese non dimentica di dedicarsi a mantenere vivo l'antico modo di festeggiare il santo

Cesi, l'olio, il contatto con il territorio: il rituale per la festa di San Biagio è caro agli abitanti del paese
di Beatrice Martelli
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Martedì 6 Febbraio 2024, 18:08

CESI        Cesi celebra la ricorrenza di San Biagio con un’iniziativa figlia di una lunga tradizione, strettamente legata alla piccola chiesa consacrata al santo, immersa nei boschi attorno al borgo. Il 3 febbraio è stata organizzata dalla Pro Loco, dal Gruppo Speleologico Terre Arnolfe e dall’Oratorio di Sant’Onofrio una passeggiata sulle montagne, partita proprio dal santuario, seguita dalla benedizione dell’olio - connesso al culto del santo, protettore della gola - e da una degustazione di bruschette e altri semplici piatti, alla quale si è aderito su offerta; la cifra è stata poi destinata alla beneficenza. L’olio d’oliva, prodotto d’eccellenza del territorio, è centrale in questa ricorrenza, che gli abitanti di Cesi ripetono anno dopo anno nei momenti fondamentali: la passeggiata alla chiesa, la merenda, la benedizione. Secondo la tradizione più diffusa oggi in diverse località italiane, si invoca la protezione del santo incrociando due candele all’altezza della gola del fedele, mentre anticamente era usato l’olio; qui l’olio è protagonista in un’altra veste, che tuttavia permette di cogliere la longevità della tradizione.

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