Perugia, caos bollette: lite da 15mila euro per un contatore dismesso. L'incubo di un maxi conguaglio per un negoziante

Una foto d'archivio di bolletta e contatore
di Fabio Nucci
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Mercoledì 3 Maggio 2023, 07:33 - Ultimo aggiornamento: 07:35

Con le notizie sull’inflazione tutt’altro che incoraggianti, la questione bollette e le problematiche connesse continua ad essere centrale in Umbria, tra contestazioni e importi che restano elevati. Tra queste, una lite di 15mila euro con un gestore per un contatore dismesso e tante lamentele per bollette-salasso. Intanto, sta per partire anche in Umbria il progetto Energia in periferia, pensato per sostenere famiglie in condizione di vulnerabilità economico-sociale.
L’impegno principale per le associazioni dei consumatori restano le super bollette. «I casi riguardanti problemi per i conti di luce e gas sono sempre i più gettonati», spiega Carla Falcinelli, presidente del Codacons Umbria. «Uno degli ultimi riguarda un negoziante del centro di Perugia che ha ricevuto una fattura con un conguaglio di 15mila euro di cui 2.500 euro prescritti per la chiusura di un vecchio contratto per il quale riceveva regolarmente le fatture che altrettanto regolarmente aveva pagato». Dopo la chiusura la stangata. «Il commerciante contesta il conguaglio per la mancata comunicazione mensile da parte del precedente gestore col quale stiamo trattando un saldo e stralcio», aggiunge Falcinelli. «La trattativa è ormai ferma da un mese: stiamo aspettando una valutazione da parte dell’azienda».
Al di là dei casi particolari, la principale problematica avanzata dai cittadini riguarda l’ammontare delle bollette per le utenze di luce e gas. «Riceviamo tante lamentele per fatture troppo salate – aggiunge Falcinelli - ma la cosa che stiamo notando sempre più, è la scarsa consapevolezza nel poter richiedere i bonus. La maggior parte dei nostri utenti non conosce tale opportunità, non sa come richiedere il bonus né capisce quando ha i requisiti per potervi accedere». Tra questi anche tanti inquilini che al costo del canone aggiungono quello delle utenze se intestate a loro. Ma ci sono anche casi di bollette intestate ai proprietari e che i locatari non riescono a sostenere. Per un bilocale, alla periferia di Perugia, segnalato un debito di quasi 600 euro per acqua, luce e gas consumati in quattro mesi e dovuti al proprietario dell’immobile.
Intanto, dopo il calo di marzo, l’inflazione torna a dare segnali poco confortanti, stando ai dati nazionali diramati ieri dall’Istat. E i maggiori responsabili sono i prezzi dei beni energetici non regolamentati a far risalire il caro vita che ad aprile segna un +8,3% contro il 7,6% di marzo: per l’ Umbria non una buona notizia, considerando che da un anno e mezzo a questa parte la regione si è costantemente mantenuta sopra il dato nazionale di quasi un punto percentuale.
Così, per far fronte alle necessità delle famiglie in condizione di vulnerabilità economico-sociale, in Umbria si stimano circa 140mila nuclei (200mila quelli in condizione di povertà energetica secondo la Cgia di Mestre), anche nella regione arriva il progetto Energia in periferia che il nove maggio sarà firmato a Gubbio dall’Adiconsum Umbria.

Con il Banco dell’energia e la Caritas regionale sarà costituito un fondo destinato a finanziare il pagamento delle bollette delle famiglie in difficoltà. Una volta individuati i beneficiari, l’associazione di consumatori si occuperà del pagamento delle bollette (di qualsiasi gestore) e col supporto di Banco dell’energia sarà organizzata anche un’attività di formazione.

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