Terni, bilancio: il tesoretto per le buche

Lavori per sistemare le strade, parte il piano per i prossimi cinque anni
di Sergio Capotosti
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Giovedì 11 Aprile 2024, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 08:23

PALAZZO SPADA

Spunta un tesoretto da cinque milioni di euro per le casse del Comune di Terni. In realtà la cifra è anche più alta: 7 milioni. Ma una parte di questi soldi, 2,1 milioni, è già stata impegnata per la sicurezza scolastica e per potenziare la ciclovia del Nera. Ne restano, appunto, 5 milioni, 4,9 per l’esattezza. Soldi che ora possono essere spesi, come è stata fatto di recente. Il riferimento è allo stanziamento che si è reso necessario per acquistare due mezzi da lavoro, un autocarro e una pala meccanica per una spesa di 313mila euro. Risorse che prima erano bloccate per via del dissesto. O meglio, potevano essere utilizzate con il contagocce e solo per questioni di emergenza. Ora che il default è alle spalle per il Comune di Terni si apre la possibilità di rimettere mano a questi soldi, che altro non sono che residui di mutui non spesi. Unico vincolo, in alcuni casi, è il via libera che deve arrivare da Cassa depositi e prestiti per utilizzare quello che resta dei mutui concessi e non utilizzati. Così il Comune si è potuto permettere anche il lusso di comprare mezzi da lavoro che saranno utilizzati dalla task force comunale che di recente è stata istituita per contrastare il degrado.

GLI INTERVENTI
Come verrà utilizzato il tesoretto? «Una delle priorità sicuramente - spiega l’assessore al bilancio Michela Bordoni - è quella delle strade. Trattandosi di mutui andremo fa rare interventi di manutenzione straordinaria sulle strade per giustificare il loro utilizzo».

Altre priorità al momento non sono state individuate. «Ne parleremo in giunta di come utilizzare questo tesoretto e in occasione della discussione sul rendiconto in consiglio approfondiremo il tema», aggiunge l’assessora Bordoni. Rispetto al loro utilizzo comunque l’assessora spiega che «il post dissesto non c’entra nulla. Questi soldi potevano essere utilizzati anche prima». Sul perché questo non sia stata fatto, l’assessora Bordoni non commenta. «Noi - aggiunge l’assessora - abbiamo fatto una gigantesca operazione di ricognizione e una volta che ci siamo resi conto dell'esistenza di queste risorse abbiamo deciso, su input del sindaco, di non accendere nuovi mutui per no gravare sulle generazioni future ma di fare questa operazione di devoluzione».

«È grazie all’amministrazione di centrosinistra se è emerso - commenta il capogruppo del Pd, Francesco Filipponi - questo tesoretto perché si tratta di mutui accesi tra il 2014 e il 2015. La maggioranza ha deciso di investire parte di questo tesoretto per le attrezzature - aggiunge il capogruppo del Pd - ma io dedicherei le risorse agli arredi urbani e agli immobili comunali, sia nelle frazioni che nei quartieri. Penso alle ex circoscrizioni o ai parchi. Insomma, un’operazione di restyling generale del patrimonio immobiliare comunale che versa in condizioni disastrose.

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