Belardi: «Sono disponibile» Ma sulle primarie è rebus. La sinistra incalza il Pd sul candidato. Centrodestra, per la Lega c'è Merli

Paolo Belardi (Costituente Perugia)
di Luca Benedetti
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Venerdì 13 Ottobre 2023, 09:05

Il professor Paolo Belardi scende in campo, un po’ lo dice e un po’ no, spiega il ruolo della Costituente Perugia, divide la sua disponibilità a candidarsi a sindaco dall’associazione di cui è presidente. Però il dato è tratto.
Nella sala del bacio all’hotel Sangallo atmosfera lontana mille miglia dalla curva bandecchiana della Sala della Vaccara. Belardi cita Aristotele e tira le orecchie a Romizi («negli ultimi anni non sono stati lanciati sogni e non sono state neanche tappate le buche»). Il professore si mette a disposizione così: «Sono disponibile solo se i partiti convergono su un progetto comune e se nasce un movimento comune». Ci sono però «dei passaggi che non competono a me: gli schieramenti – ha aggiunto Belardi– dovrebbero pensare non a una figura espressione di se stessi ma a una, io o altri, capace di interpretare i sentimenti e le aspirazioni di una città che vuole essere felice e tornare a giocare un ruolo a livello locale e nazionale».
Ovvio il passaggio sulle primarie: «Premetto che io non sono candidato, non mi propongo e non mai avuto alcuna tessera in tasca avendo militato solo nel “partito” della città. Detto questo se ce ne saranno le condizioni l’ipotesi può essere presa in considerazione. Però serve l’entusiasmo della città su un progetto. Se gli strumenti sono condivisi è normale sottoporsi al confronto; ma di strumenti ce ne sono anche altri». Sulle primarie Belardi incassa l’ok dei 7 circoli dissidenti del Pd. In mezzo all’idea di città i nomi dell’associazione di cui Belardi è presidente. I fondatori sono Laura Alunni (insegnante), Stefano Antonini (geometra), Tancredi Boco (imprenditore), Paola Brunori (medico), Alfredo Mommi (libero professionista), Francesca Pieroni (impiegata), Luca Preziosi (imprenditore), e Alberto Rocchi (commercialista). I soci sono 200. Belardi spiega: «Vogliamo mettere a sistema le risorse delle quali la città è dotata, da tempo non valorizzate e coordinate; squadra e giocatori ci sono, magari vanno recuperati, motivati o fatti giocare in ruoli diversi».
A proposito di squadre.

Oggi tavolo del centrodestra sulle amministrative. La Lega arriva con la fresca riunione dell’Hotel Plaza (solo posti seduti, nessuna calca e niente sede di Fontivegge pare, ormai, in disuso) con il nome da spendere come candidato a sindaco: Luca Merli. Un’impresa, però, scalzare Margherita Scoccia (Fdi). Ieri sera vertice del centrosinistra. I bene informati danno per certo il fatto che La Sinistra per Perugia, Rifondazione, Ipp e Sinistra Italiana vogliano non tanto ribaltare il tavolo ma accelerare: soprattutto su primarie e candidato. Scatto per le indecisioni del Pd? Pepe assicurato.

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