Rifiuti elettronici trasformati in oro: la scoperta in Svizzera grazie al... formaggio

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Mercoledì 6 Marzo 2024, 13:15

Alcuni ricercatori del Politecnico di Zurigo hanno sviluppato un metodo altamente sostenibile per recuperare oro dai rifiuti elettronici, sfruttando un sottoprodotto della produzione del formaggio. Questa innovazione utilizza una spugna di fibrille proteiche ottenuta dal siero del latte, un residuo dell'industria alimentare, per estrarre l'oro in modo efficiente e a basso costo. Contrariamente ai metodi tradizionali di recupero dei metalli preziosi, che richiedono grandi quantità di energia e l'uso di sostanze chimiche nocive, il nuovo approccio del Politecnico di Zurigo si rivela non solo più ecocompatibile ma anche economicamente vantaggioso. Infatti, i costi di produzione e energetici sono 50 volte inferiori rispetto al valore dell'oro recuperabile.

Dai rifiuti può nascere... l'oro

Nel corso di un esperimento, i ricercatori hanno estratto circa 450 milligrammi di oro puro al 91% (equivalente a 22 carati) da 20 vecchie schede madri di computer. Il processo inizia con la denaturazione delle proteine del siero, che vengono poi trasformate in una spugna capace di assorbire gli ioni d'oro presenti in una soluzione acida derivante dai componenti metallici dissolti dei rifiuti elettronici. Questa scoperta non solo promette di rivoluzionare il riciclo dei rifiuti elettronici, trasformandoli in una vera miniera d'oro, ma apre anche la strada alla valorizzazione di altri rifiuti industriali e sottoprodotti ricchi di proteine dell'industria alimentare. Con il crescente problema dei rifiuti elettronici a livello mondiale, questa tecnologia offre una soluzione sostenibile e proficua, trasformando efficacemente due tipi di rifiuti in risorse preziose e contribuendo significativamente alla riduzione dell'impatto ambientale.

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