A giudicare sono prima gli stessi utenti del social network, “retwittando” i propri cinguettii preferiti, poi una giuria di esperti, che sceglie il vincitore. La partecipazione è gratuita ed è aperta a tutti. L'unico requisito irrinunciabile, oltre all'iscrizione a Twitter e la registrazione al sito, è l'ironia. Gara di tweet ha esordito lo scorso febbraio nel Dopofestival di Sanremo e adesso punta a crescere, magari proprio trasformandosi in un format televisivo.
«Può essere un modo per abituare la gente a usare Twitter e a farla esercitare nell'esprimersi in maniera sintetica», propone Acciari. Perché, se gli italiani hanno imparato a leggere e scrivere in italiano grazie alla tv e al maestro Manzi, ora hanno bisogno di essere “alfabetizzati” nel linguaggio dei social network, Twitter in primis.
Ma cosa si vince? «I premi variano di volta in volta in base al tema. In futuro però non escludiamo di offrire delle possibilità lavorative ai vincitori, magari come “social copywriter”, cioè scrittori di contenuti sui social network».
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