Sergey Brin, il cofondatore di Google:
«La Cina mi ricorda l'Unione Sovietica»

Sergey Brin, il cofondatore di Google: «La Cina mi ricorda l'Unione Sovietica»
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Mercoledì 24 Marzo 2010, 21:36 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 22:30
NEW YORK (24 marzo) - Continua lo scontro tra il colosso dei motori di ricerca Google e la Cina, dopo che la compagnia ha deciso di trasferire i server a Hong Kong. Sergey Brin, cofondatore dell'azienda insieme a Larry Page, fuggito dall'Urss con i suoi genitori all'età di sei anni ha dato un'altro colpo al contenzioso che si gioca sul terreno della libertà sul web e della censura che Pechino impone alla Rete.



«La Cina mi ricorda l'Unione Sovietica». La decisione di Google di dire basta alla censura, spostando il motore di ricerca in lingua cinese a Hong Kong affonda le radici in motivazioni personali, come il non volere sottostare «a un modo di condurre gli affari che ricorda quello dell'ex Unione Sovietica». Lo ha raccontato al Wall Street Journal Brin, spiegando che la sensazione di disagio è cominciata dopo le Olimpiadi estive di Pechino nel 2008, quando il Governo cinese, passata l'onda mediatica dei Giochi, ha ricominciato con la censura.



Attacco alla censura della Cina. «La Cina era sempre presente», ha detto, dicendo di avere trovato sempre più somiglianze tra le azioni cinesi e il comportamento repressivo dell'ex Unione Sovietica, dalla quale Brin, 36 anni, . «La Cina ha fatto grandi passi contro povertà e altre questioni, tuttavia in alcuni aspetti della sua politica, soprattutto per quanto riguarda la censura, vedo gli stessi tratti distintivi del totalitarismo, cosa che personalmente trovo abbastanza problematica», ha detto, spiegando che gli attacchi informatici di gennaio sono stati «la goccia che ha fatto traboccare il vaso».



Richiesto l'intervento degli Usa. In una intervista rilasciata al The Guardian, Brin afferma che l'amministrazione americana dovrebbe considerare come «un'alta priorità» la guerra fra la Cina e Google perché riguarda i diritti umani.


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