"Momentaccio", in francese, si traduce in polemiche. Tante e feroci. Di ieri, poi, è l'indiscrezione rilanciata dall'"Equipe" secondo cui, prima di Francia-Scozia, il presidente della federazione transalpina, Serge Simon, e il ct dei bleus, ex timoniere azzurro, Jacques Brunel, avrebbero voluto togliere i gradi di capitano a Guirado per assegnarli a Poirot. Decisione contro la quale si sarebbe scagliata l'intera squadra a cominciare dallo stesso Poirot.
A conoscere bene la terra di Asterix è lo stesso Parisse, storico capitano anche dello Stade Français: "La Francia ha a disposizione un vivaio più ricco del nostro, così come è più ricca la tradizione rugbystica. Lo scarso rendimento della loro nazionale si imputa al fatto che nel massimo campionato nazionale, il Top 14, s'impieghino troppi stranieri. E' vero che s'investono tanti soldi per acquistare giocatori magari dell'altro Emisfero a scapito dei francesi ma è un problema loro", dice sorridendo.
Poi si passa alle emozioni. Più o meno... "Che sia o no la mia ultima partita a me non piace parlare di futuro bensì di presente. Ci sono grandi chance e a me interessa che vinca l'Italia. Sono motivato per giocare al meglio contro questa squadra. Lo sanno tutti, per me sarà sempre un match particolare perché vivo da parecchio in quel Paese e sia io che i miei compagni ci teniamo a disputare una bella partita. Ma al momento sto pensando soltanto a fare in modo che la squadra arrivi all'impegno stramotivata, perché abbiamo bisogno di vincere. Nessuno vuole vincere quel match più di noi".
Dall'ultima partita a Roma alla prima, di sempre, in azzurro: Marco Zanon. "Negli spogliatoi gli ho consegnato la maglia che indosserà e gli ho detto che in carriera capitano momenti come quello capitato a lui, chiamato al debutto da titolare dopo gli infortuni di Campagnaro e Castello. Gli ho detto di godersi il momento, perché io ho giocato tante partite, ma il primo cap non si scorda mai. Mi auguro che possa fare un grande match. La squadra intera s'impegnerà per consentirglielo".
Come Parisse, anche Leonardo Ghiraldini e Alessandro Zanni arrivano allo stesso traguardo, "ma tra noi non ne abbiamo parlato. Lo sappiamo e basta, non c'è bisogno di discorsi. Abbiamo vissuto tante cose insieme, tanti momenti duri e sono sicuro che sia Ale che Leo in campo porteranno tutta la loro esperienza e la loro determinazione per ottenere la vittoria".
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