"La famiglia di mio padre è aquilana - ha ricordato il capitano dell'Italia Sergio Parisse - e a L’Aquila vivono i miei genitori e molti miei parenti. Conosco bene cosa significhi vivere la realtà di un terremoto e penso sia nostro dovere essere coerenti con i valori del nostro sport, impegnandoci in prima persona per sostenere, anche solo con un gesto simbolico come questo allenamento, chi è stato colpito da una tragedia tanto grande. Il nostro sport insegna a rialzarsi da ogni difficoltà e il desiderio di rimettersi in gioco deve guidare tutte le persone toccate dal sisma del 2016”.
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