LA DIRETTA
Destino infame per l'Inghilterra, che dopo aver rifilato 61 punti a una Scozia deluxe, dopo aver vinto dunque il Sei Nazioni 2017 e aver eguagliato il record di vittorie consecutive degli All Blacks (18), è chiamata domani (ore 18 italiane, diretta tv Dmax) all'ultima impresa: battere l'Irlanda, fissare il nuovo primato di successi e conquistare il secondo Grande Slam di fila che al XV della Rosa manca da venticinque anni. Lungo la strada verso il paradiso Dublino e l'Irlanda. L'Irlanda che le negò il Grande Slam nel 2001 e nel 2011, la stessa che quattro mesi fa ha fermato a quota 18 la Nuova Zelanda. E sia nel 2001 che nel 2011 non fu un bel pomeriggio per quelli in maglia bianca: storie di trofei alzati tra le lacrime (2001) e pesanti sfottò via social da tifosi e persino giocatori irish (2011).
L'Inghilterra somiglia tanto allo Zelig di Woody Allen. Le basta avvicinarsi agli avversari per prenderne le sembianze, parlare la loro lingua e infine surclassarli. Ma all'Irlanda, data alla vigilia come favorita proprio assieme agli uomini di Eddie Jones e per la quale si prospettava una “finale” in casa, quel secondo posto a otto punti dagli odiati rivali sta davvero stretto. Come sta stretto il ruolo di (prossima) vittima designata. Tuttavia, la squadra di Joe Schmidt dovrà fare a meno di uno straordinario mediano di mischia del calibro di Conor Murray e dell'estremo Rob Kearney. Lavoro duro spetterà soprattutto alla mischia verde, terza linea in primis.
Terza linea che, in casa inglese, è territorio di caccia di un certo Billy Vunipola, per la prima volta titolare quest'anno. Mentre, tra i trequarti, confermatissimo da Jones è quel Jonathan Joseph autore di tre mete contro la Scozia. Giusto per citare due componenti di un'organizzazione perfetta e perfettamente in grado di entrare nella leggenda del rugby. Nonché di far piangere gli irlandesi stavolta.
IRLANDA-INGHILTERRA
Irlanda: 15 Jared Payne; 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 Simon Zebo; 10 Jonathan Sexton, 9 Kieran Marmion; 8 Jamie Heaslip, 7 Sean O’Brien, 6 CJ Stander; 5 Iain Henderson, 4 Donnacha Ryan; 3 Tadgh Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Jack McGrath.
Allenatore: Joe Schmidt.
A disposizione: 16 Niall Scannell, 17 Cian Healy, 18 John Ryan, 19 Devin Toner, 20 Peter O’Mahony, 21 Luke McGrath, 22 Paddy Jackson, 23 Andrew Conway.
Inghilterra: 15 Mike Brown; 14 Anthony Watson, 13 Jonathan Joseph, 12 Owen Farrell, 11 Elliot Daly; 10 George Ford, 9 Ben Youngs; 8 Billy Vunipola, 7 James Haskell, 6 Maro Itoje; 5 Courtney Lawes, 4 Joe Launchbury; 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley (c), 1 Joe Marler.
Allenatore: Eddie Jones.
A disposizione: 16 Jamie George, 17 Mako Vunipola, 18 Kyle Sinckler, 19 Tom Wood, 20 Nathan Hughes, 21 Danny Care, 22 Ben Te’o, 23 Jack Nowell.
Arbitro: Jerome Garcès (Francia)
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