Tutti in piedi per la Francia che, dopo 10 anni dall'ultima volta, espugna Dublino e rilancia le proprie quotazioni per vincere il Sei Nazioni, torneo, anche quello, in cui i Bleus non trionfano da 10 edizioni. L'Irlanda di Farrell cade 15-13, sbattendo su un muro durissimo fatto di belle giocate (capirai la novità), cinismo e, dulcis in fundo, difesa con il coltello tra i denti. Come dimostrano gli ultimi minuti del match, impiegati per coprire tutte e 17 le fasi di gioco dell'attacco dei Verdi e farlo retrocedere di 10 metri. Spettacolo che non si vede tutti i giorni. Per il XV del Trifoglio è invece il secondo KO in avvio di un torneo in cui hanno finora rimediato appena 2 punticini di bonus difensivo.
È la Francia di Fabien Galthié che respira sulle giocate di Dupont (bravo anche in difesa) e vende carissima la pelle in terza linea. In molti aspettavano il ritorno in campo dopo la passerelle dell'Olimpico e sono stati accontentati. Parte in svantaggio a causa dei 3 punti dalla piazzola di Billy Burns, che sostituisce il capitano Sexton, colpito alla testa nel match contro il Galles. Il divario potrebbe allargarsi dal 24' al 34', i minuti dell'espulsione temporanea di Le Roux per un inutile sgambetto a Earls, ma Dupont penetra e sulla sinistra trova Ollivon che marca la meta del 3-5; 3-7 con la trasformazione di Jalibert, il quale allunga poco dopo a 10 con un piazzato.
Classifica ufficiale dopo il secondo turno del Sei Nazioni (tra parentesi la differenza punti): Francia (+42) e Galles (+6) 9; Inghilterra 6 (+18); Scozia 5 (+4); Irlanda 2 (-7); Italia 0 (-63).