Ci sarà dunque anche Fuser al raduno di preparazione al Sei Nazioni in programma da domenica 1 febbraio al Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” di Roma, all'Acquacetosa. Trentuno in tutto i giocatori chiamati all'appello, con i “senatori” Castrogiovanni (107 presenze), Ghiraldini (70), Bortolami (110), Mauro Bergamasco (100) e Masi (87), più il capitano Parisse (108), a trainare un gruppo di sicuro interesse. Cinque gli esordienti: Marco Barbini, Giulio Bisegni, Simone Ragusi, Michele Visentin e l'unico elemento a non militare in una franchigia italiana di Pro 12 o in un club straniero: il mediano di mischia del Calvisano Marcello Violi. Da studiare anche in prospettiva Coppa del Mondo 2015.
Un gruppo che ha già perso, per l'appunto, il gigante (203 cm) di origini sudafricane Quintin Geldenhuys. Il seconda linea delle Zebre ha riportato una lesione del collaterale mediale del ginocchio destro nel corso di una delle prime sgambate sul campo dell'Acquacetosa. Nei prossimi giorni si conosceranno l'entità dei tempi di recupero. L'unico dato certo è il forfait proprio per le delicatissime gare contro irlandesi e inglesi.
Un avvio subito difficilissimo per un torneo dove l'Italia deve dimenticare il cucchiaio di legno di un anno fa. «Sognare tre vittorie nelle tre partite che affronteremo in casa è lecito – ha detto il presidente della federugby Alfredo Gavazzi nel corso della conferenza stampa di presentazione del torneo – ma ciò non significa che quei tre successi arriveranno. Ad ogni modo lavoriamo per essere la sorpresa del torneo».