Eppure Eto’o aveva perfino sbloccato il risultato a Stamford Bridge, girando un calcio d’angolo di Willian in porta. Il Sunderland, pressoché spacciato, ha tentato allora di riavviare il motore e ha centrato subito l’obiettivo grazie a Wickham, furbo a sfruttare un’incertezza del portiere rivale Schwarzer per riequilibrare il conto. Terry ha indovinato il tiro ma l’arbitro ha fischiato un fallo precedente di Matic e, a turno, ciascuno dei Blues ha inquadrato lo specchio di Mannone. Colpi di testa, conclusioni varie, diagonali, rovesciate: tutto vano e, forse prevedibile. Quanto alla ripresa, i ritmi di fatto non sono cambiati e, proprio all’ultimo sussulto, Azpilicueta ha steso Altidore in area provocando il rigore. Impossibile che Borini lo fallisse, figurarsi: piuttosto l’ex romanista ha calciato di potenza oltre il tuffo di Schwarzer. Una rimonta da brividi. Mourinho, fra l’altro, non aveva mai incassato una sconfitta casalinga da allenatore del Chelsea. Il portoghese adesso avrà certo da recriminare, specie per lo sperpero di opportunità esibito dalla propria squadra. Domani il Liverpool potrà timbrare la sentenza: un vantaggio di cinque punti, d’altronde, sarebbe incolmabile.
Intanto il Galatasaray di Mancini continua a scivolare: oggi ha preso quattro gol in casa (0-4) contro il Kasimpasa e ha subìto così la seconda sconfitta consecutiva nel campionato turco. Il club di Istanbul è terzo nel torneo, ormai non ambisce più al titolo e il tecnico italiano corre seriamente sul filo dell’esonero.
© RIPRODUZIONE RISERVATA