Trastevere, Cardillo: «Gli scontri
diretti faranno la differenza per la C»

Andrea Ciccio Cardillo (foto TOPINI)
di Mauro Topini
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Lunedì 21 Gennaio 2019, 18:02
  • Ciccio Cardillo, domenica un rigore sbagliato e un gol. Una domenica dai due volti per te
«Effettivamente è stata una domenica altalenante. Però, venivo da una settimana in cui non ero al top a livello fisico, ma aver segnato, nonostante il rigore sbagliato, mi ha ricaricato parecchio».
  • Con due vittorie di fila vi siete rimessi in corsa per la prima posizione, anche se il Lanusei non sembra volersi fermare.
«Il nostro è un campionato in cui non si può sbagliare nulla. Ogni domenica  ci sono scontri diretti e i risultati a sorpresa sono all'ordine del giorno. Chi sbaglierà meno, quindi, vincerà...»
  • Siete l’unica squadra laziale a lottare per il vertice. Non è un bel segnale per il movimento regionale...
«E' il segnale che il livello del girone si è alzato notevolmente. Fare risultato in Sardegna e fuori casa in genere non è  facile. Ma, nonostante questo, il Trastevere ha fatto più punti di tutti fuori dalle mura amiche».
  • Due squadre laziali ultime in classifica. Altro segnale che il calcio del Lazio soffre di valori tecnici in questo momento
«Anzio e Lupa Roma sono due squadre partite in ritardo rispetto alle altre ed ora stanno provado a venirne fuori. Ma non credo sarà facile».
  • Avrete Avellino e Lanusei in casa ad aprile: il campionato si deciderà in quelle due gare?
«Arrivare agli scontri diretti nella migliore condizione sarà molto importate. Prima ci sarà un altro filotto di  partite che dovremo sfruttare al meglio per muovere la classifica. Perché, come ho già detto, ogni domenica e difficile per tutti». 
  • Ciccio Cardillo e il Trastevere. Ormai hai trovato casa allo Stadium…
«Qui mi trovo molto bene. La società è al top nel Lazio e non solo e lo sta dimostrando ogni anno con ottimi risultati».
  • Cosa manca al Trastevere per poter giocare in serie C?
«Sicuramente lo stadio, perché sul piano tecnico e organizzativo i presupposti per essere professionisti ci sono tutti».
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