IN TRE PER UNA MAGLIA
Se per un allenatore quello della concorrenza interna non potrà mai essere un problema ma una risorsa, per Perotti ci si è messo di mezzo anche un po’ il destino. Perché se la Roma non avesse vinto 4-0 contro il Villareal, probabilmente l’argentino avrebbe già giocato contro i granata.
E invece ora gli tocca una gara che, al netto degli appelli di Spalletti, ha perso un po’ il fascino e l’importanza che poteva avere se la qualificazione fosse stata ancora in bilico. Nella sua esperienza in Spagna con il Siviglia, ha incrociato il Sottomarino giallo dieci volte, giocando però in sette occasioni: quattro vittorie, due pareggi e una sconfitta. Zero gol ma un assist decisivo nel 3-2 del 24 aprile del 2011. Con il totem Nainggolan inamovibile, prevedibilmente d’ora in avanti Perotti finirà costantemente in ballottaggio con Salah ed El Shaarawy. Diego parte in ritardo rispetto all’egiziano. E questo, come è normale che sia, non può fargli piacere anche se non trapelano musini stile Oporto. A inizio stagione Lucio non aveva apprezzato l’atteggiamento dell’argentino che a sua volta non aveva gradito la sostituzione nell’andata dei playoff dopo l’espulsione di Vermaelen. Il tecnico lo aveva fatto presente pubblicamente, facendo poi partire in panchina l’ex Genoa in panchina nella partita seguente.
IL GOL MANCANTE
Arrivato a quota 6 gol nella classifica marcatori, finora Perotti ha festeggiato in campionato soltanto grazie ai calci di rigore, con la sua media da infallibile che resiste dall’inizio della carriera: 13 tiri su 13 in rete. Gli manca il gol su azione, se si eccettua quello splendido in rabona il 24 novembre contro il Plzen che per sua ammissione doveva però essere un cross. Ed è forse per questo che Salah al momento gli è davanti. Paradossalmente l’essere altruista rischia di penalizzarlo, visto che spesso e volentieri nel suo repertorio non sembra essere contemplata la conclusione in porta. Che poi, con la tecnica che lo assiste, dovrebbe essere una conseguenza. La rincorsa di Diego parte domani. Magari con qualche assist in meno e gol in più.
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