Pellegrini, il pesciolino si è trasformato in squalo

Pellegrini, il pesciolino si è trasformato in squalo
di Alessandro Angeloni
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Martedì 2 Ottobre 2018, 23:21 - Ultimo aggiornamento: 23:52
La trasformazione di un pesciolino in uno squalo. Si, nei cartoni della Disney, non qui. Eppure qui, qualcosa di simile è accaduto. Pellegrini, non sembrava un pesciolino rosso, a disagio anche nella sua vaschetta da bagno? Si, basti ricordare le timide prestazioni in nazionale e nella Roma, dalla sfida con l’Atalanta a quella di Bologna. Un disastro. Ma poi c’è il derby che ti rende squalo, che ti fa andare alle spalle tutte le turbe, le ansie, le paure, gli arrossamenti facciali. Quel tacco a Strakosha era una martellata alle critiche. Era giusto criticarlo, giusto che lui reagisca. E ‘ nelle cose. Ora Lorenzo è diventato Magnifico, il pesciolino, appunto, che diventa squalo.
La prestazione in Champions è da applausi. Zero gol, ma tanta roba dentro. Da uomo, da giocatore vero, da veterano. Assist, corse, rincorse. In questa posizione che ricorda il Perrotta di Spalletti. Ma Lorenzo ha meno gamba e più piede, maggiore sensibilità e meno forza fisica. Ma ora Pellegrini ha un ruolo, un destino, nella Roma e in Nazionale, dove Mancini lo aspetta e magari non lo riconoscerà nemmeno. Non è più il pesciolino fuor d’acqua. E quando uno ha imparato a nuotare non se lo scorderà più.
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