Una vittoria sofferta e per questo ancora più importante?
Sì, a volte il campionato ti mette di fronte a partite di questo genere, oggi eravamo contro una squadra ben messa in campo e allenata bene, quindi non era semplice. Molte squadre hanno fatto fatica su questo campo, siamo riusciti a portare a casa la vittoria e ad essere squadra, soprattutto nel secondo tempo.
Nel primo tempo non è stata la solita Lazio. Colpa della sosta per la Nazionale e anche del derby di settimana prossima?
Sì, direi un po’ e un po’, anche la partita contro l’Udinese prima del derby di andata è stata un po’ così, però questo non è sicuramente un alibi. La squadra non era corta e aggressiva come sempre. Poi, appena ci siamo ricompattati e abbiamo giocato da Lazio, nel secondo tempo si è visto che abbiamo fatto la differenza.
20° gol stagionale, bonus e record. Era da sedici anni che nessuno segnava così tanto in casa Lazio. L’ultimo era stato Crespo. Ci avresti creduto ad inizio stagione?
Sì, la storia della Lazio è formata da grandi campioni, tra gli ultimi in ordine di tempo Rocchi, Crespo, tutti giocatori che hanno fatto la storia di questo club e segnato tanti gol, la Lazio ha avuto sempre tanti attaccanti, da Chinaglia a Giordano. Volevo continuare questa tradizione e ci sto riuscendo grazie all’aiuto dei miei compagni, del mister e dei tifosi.
Come arriva la Lazio al derby di martedì?
L’importante è fare bene come all’andata, scendere in campo con gli occhi di chi vuole vincere e lottare su ogni pallone, come all’andata appunto. Nel 90% dei casi, se scendi in campo così il risultato ti da’ ragione. Sappiamo che la Roma è una grandissima squadra che lotterà fino alla fine per ribaltare la situazione e noi non dovremo essere da meno.
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