Lazio, pronto un muro biancoceleste contro la Signora del gol

Lazio, pronto un muro biancoceleste contro la Signora del gol
di Daniele Magliocchetti
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Lunedì 15 Maggio 2017, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 14:30

ROMA L'esame più tosto. Il più duro da superare. E digerire. Sembra quasi Davide che affronta Golia. E in realtà, in generale, tra Juve e Lazio il divario è piuttosto netto, e questo almeno in partenza si sa, ma se l'attacco con Keita e Immobile può far sperare in qualcosa, nonostante la difesa bianconera sia forte e granitica, quella biancoceleste contro il tandem stellare Higuain-Dybala, più Mandzukic e altri, appare uno scontro impari. I numeri, in questo caso, sono piuttosto impietosi, considerati i 72 gol realizzati dagli juventini contro le 45 reti incassate dal reparto arretrato laziale in 36 partite di campionato. Più di una a gara. Dati che fanno rabbrividire e pensare che ci siano poche chance.
IL RISCATTO
Sulla carta l'attacco della Juve sembra poter giocare sul velluto, ma è una finale, una gara secca, e giocatori come de Vrij, Bastos e Wallace vorranno dimostrare di essere all'altezza. La conquista del trofeo passa naturalmente anche tra i piedi dei centrali della Lazio che insieme a Strakosha dovranno fare la partita perfetta. Anzi, probabilmente di più. Tanti si appoggeranno all'olandese e alla sua voglia di vincere il primo titolo con la maglia laziale. Sarà sicuramente de Vrij a dover guidare i compagni e dare loro la giusta fiducia per non essere annichiliti dai cecchini juventini. Il suo senso dell'anticipo e di piazzamento dovrà essere l'arma in più per il reparto difensivo. Inzaghi si affiderà a lui, ma anche alla verve di Wallace e alla praticità e potenza di Bastos. Nonostante i tanti gol presi, questo terzetto difensivo ha dato ampie garanzie in questa stagione e la Roma dei vari Dzeko e Salah, ne sa qualcosa. Per il congolese, sempre se alla fine sarà lui e non Radu a spuntarla, sarà un altro esame di maturità. Già in avvio di stagione fu proprio il difensore laziale che fece vedere di che pasta era fatto, quando fece toccare pochi palloni a Higuain. In quella partita d'agosto giocata all'Olimpico Bastos impressionò per la naturalezza e la capacità tecnica di tenere a bada il centravanti della Juve e tanti tra due giorni all'Olimpico si aspettano di rivedere proprio quel difensore lì. E' vero che l'argentino non era in grandissima forma, ma il laziale dimostrò di poter reggere l'urto e di riuscire a contenere la furia del Pipita.
LA SPERANZA
Una piccola finestra d'ottimismo, a parte la tecnica e la voglia di ben figurare dei giocatori biancocelesti, sono i numeri di entrambi i reparti difensivi in questa manifestazione, dove quella laziale ha fatto addirittura meglio di quella juventina. Nelle quattro gare giocate in coppa Italia, de Vrij e compagni si sono comportati meglio rispetto ai colleghi bianconeri, avendo subìto una rete in meno, sei contro le sette incassate dalla formazione di Allegri. Magari è poca cosa, ma per il divario e tutti i numeri impressionanti della Juve, potrebbe essere un buon punto di partenza per sorprendere e regalarsi una serata da sogno. De Vrij e compagni si preparano e scalpitano per essere determinanti contro gli attaccanti più forti d'Europa. E mostrare a tutti come si possono fermare i campioni della Juve.
Daniele Magliocchetti
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