Lazio, sogni di gloria aspettando Felipe

Lazio, sogni di gloria aspettando Felipe
di Daniele Magliocchetti
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Venerdì 2 Febbraio 2018, 07:30
Felipe ora tocca solo a te. E’ lui il tassello mancante per prendere velocità e rendere la Lazio ancora più bella e vincente di quello che già è. Quel guizzo decisivo che serve ai biancocelesti per mettere il turbo e annichilire Inter e Roma per la volata Champions e, perché no, tentare di recuperare terreno con le prime due. Nel calcio non si sa mai e gli scontri diretti sono dietro l’angolo. Anche a San Siro, la formazione laziale ha incantato e dominato i rossoneri, con Pipe che ha giocato bene nella prima mezzora ma poi lentamente si è spento. La sensazione è che manca davvero poco alla Lazio per avere la certezza di stare tranquilli ed effettuare lo sprint per la Champions, per raggiungere la finale di coppa Italia e fare più strada possibile in Europa League senza patemi d’animo o particolari ansie. E’ ormai una grande squadra e uno dei suoi più grandi giocatori deve dare risposte importanti. Inzaghi lo sa bene e sta cercando in tutti i modi di recuperare e rivitalizzare al meglio l’enorme tale del fantasista brasiliano. Per mesi in tanti lo hanno atteso dopo l’infortunio e adesso che è tornato con una squadra forte e vincente, deve mettersi qualcosa di suo e tornare ai suoi livelli. Una vera e propria scossa a ritmo di samba.
FANTASIA AL POTERE 
Per uno come lui non è stato facile rientrare in una Lazio che andava a mille all’ora. E, paradossalmente, tutto ciò ha complicato le cose un po’ per via del carattere, non proprio reattivo, un po’ perché Luis Alberto, Immobile e Milinkovic-Savic sembrano trovarsi a occhi chiusi in campo e intendersi a meraviglia. Inzaghi però crede tantissimo nel talento e nelle qualità di Felipe, tanto che, appena ha potuto, l’ha subito reinserito. La risposta però non è stata ancora quella attesa. Il tecnico parla spesso con lui per stimolarlo e pungolarlo sempre di più. Nella sua testa vorrebbe tanto tentare di costruire una squadra con più qualità possibile, anche perché riuscire a far coesistere il brasiliano o lo stesso Nani insieme a Luis Alberto dietro a Immobile sarebbe il sogno di qualsiasi allenatore. Inzaghi, anche per avere un’alternativa di classe in più e dargli un’ulteriore chance, gli avrebbe perfino prospettato l’idea di tornare a volte a fare il centrocampista esterno, come l’anno scorso, ma il calciatore non sembra convinto. Col Chievo ha fatto molto bene, a San Siro è andato a sprazzi, cominciando benissimo, ma arrancando venti minuti prima di essere sostituito. 
REAGIRE O CADERE 
E’ arrivato il momento di avere una reazione da calciatore importante qual è, senza deprimersi. Col Genoa, viste le assenze di Milinkovic-Savic e Lulic la tentazione di dargli un’altra opportunità insieme a Luis Alberto è tanta, ma allo stesso tempo complicata per via dell’equilibrio tattico. La Lazio e il suo allenatore credono moltissimo nella sua classe e pensano che Felipe Anderson possa rappresentare l’arma in più per questo finale di stagione. Tocca a lui, stavolta, avere il guizzo decisivo per aiutare i compagni a crescere ancora di più e prendere per mano la squadra. Un po’ come fece nel 2015 quando grazie a lui i biancocelesti sfiorarono il clamoroso sorpasso sulla Roma. Ecco da adesso fino a maggio serve quel Felipe lì. 
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