Lazio, la coppa dei sogni: stasera affronta la Juve per ripetere l’impresa del 2013

Lazio, la coppa dei sogni: stasera affronta la Juve per ripetere l’impresa del 2013
di Emiliano Bernardini
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 17 Maggio 2017, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 19:42

II nastrini bianconeri e quelli biancocelesti adornano la Coppa Italia che fa bella mostra nella pancia dello Stadio Olimpico. Giace lì sorniona, in attesa che questa sera si scateni la battaglia in campo. Capitan Chiellini e capitan Biglia vogliono alzarla al cielo di Roma. Per la Juventus potrebbe essere il primo passo verso un triplete storico. Il sogno sarebbe quello di eguagliare l’impresa dei rivali storici dell’Inter, mettendoci la perla del sesto scudetto consecutivo. La Lazio invece vuole mettere il punto esclamativo in una stagione incredibile: partiti tra dubbi e paure i biancocelesti si sono ritrovati in Europa League con tre turni di anticipo e in finale di Coppa Italia. Questa sera all’Olimpico si troveranno di fronte la squadra più forte del campionato e la rivelazione. Non sarà una gara scontata a dispetto dei pronostici. 

 
I CAMPIONI
I bianconeri sono leggermente a corto d’ossigeno e vedono l’ultimo atto di Champions del 3 giugno come il traguardo a cui arrivare al meglio della condizione. Ed è per questo che hanno alzato il piede dall’acceleratore in serie A, in questo senso va vista la sconfitta di domenica sera contro la Roma, che ha rimandato la festa scudetto. Prossimo match point domenica contro il Crotone. Un leggero campanello d’allarme, ma nulla di più perché la Juventus lo ha dimostrato più e più volte, è una squadra cannibale. Difficilmente sbaglia due volte di seguito e il bonus se l’è giocato domenica sera. Ora come ha sottolineato Allegri bisogna cominciare a raccogliere i frutti. Questa, per i bianconeri, è la sedicesima finale: undici i successi, l’ultimo dei quali proprio lo scorso anno contro il Napoli. Con quella di questa sera la Juve taglierà il traguardo delle 17 finali: un record per la competizione. Inoltre se Higuain e compagni dovessero vincere anche quella di questa sera, sarebbe la terza consecutiva, cosa fino ad ora mai successa in questa competizione. E pensare che prima delle due ultime vittorie i bianconeri avevano perso le precedenti tre finali: Parma (2002), Lazio (2004) e Napoli (2012).

LA RIVELAZIONE
La Lazio non scenderà certo in campo per fare la vittima sacrificale. I biancocelesti da inizio stagione hanno avuto una crescita esponenziale. La timidezza e la paura di battere le grandi hanno lasciato spazio al coraggio e alla consapevolezza di essere una squadra forte che può dire la sua contro chiunque. Per informazioni chiedere alla Roma. Inzaghi è un tecnico ambizioso che da subito ha ricreato uno spogliatoio compatto e trasmesso la voglia di vincere. I tanti giovani sono cresciuti diventando calciatori. Alzare la Coppa Italia sarebbe il giusto premio per un gruppo che più di ogni altro in serie A è cresciuto ribaltando i giudizi iniziali. Per la Lazio sarà la nona finale della sua storia, la quarta dell’era Lotito: 6 le vittorie e 2 le sconfitte, l’ultima delle quali arrivata proprio contro la Juventus nel 2015. I biancocelesti si fermarono sul doppio palo clamoroso di Djordjevic. Un credito con la fortuna da riscuotere magari già stasera. Immobile e compagni potranno contare su Inzaghi, un re di coppe visto che il trofeo nazionale lo ha vinto ben 5 volte: 3 da giocatore e 2 da allenatore della Primavera.

IL FATTORE TAGLIAVENTO
L’arbitro della partita sarà Paolo Tagliavento. Una scelta molto contestata dai tifosi biancocelesti. Il fischietto di Terni vanta 28 precedenti con la Lazio: 11 successi, 4 pareggi e 13 sconfitte. Ma i numeri relativamente alla coppa sono confortanti: 3 direzioni e 3 successi. Uno proprio contro la Juve in semifinale. Leggermente meglio il bilancio per i bianconeri, 26 arbitraggi con 11 successi, 5 pareggi e 10 sconfitte. In coppa li ha diretti 3 volte con una vittoria e due sconfitte. Fischio d’inizio alle ore 21 con diretta su Rai Uno. Cancelli aperti già dalle 18 con più di mille agenti a presidiare la zona. Ricco prepartita con Lodovica Comello che canterà l’inno d’Italia e le due tifoserie che insceneranno due coreografie da brividi. «Un’aquila di 70 metri» ha anticipato, ieri, Diabolik leader della Curva Nord.

© RIPRODUZIONE RISERVATA