Giustizia sportiva, ecco la rivoluzione

Gabriele Gravina
di Emiliano Bernardini
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Mercoledì 29 Maggio 2019, 09:30
Un lavoro lungo, minuzioso durato 5 mesi e nato dall’esigenza di regolamentare in modo chiaro e certo il procedimento e il processo sportivo. Eccolo il nuovo codice di giustizia sportiva. Un cambiamento epocale figlio della rivoluzione voluta dal presidente della Federcalcio, Gravina. Domani sarà presentato e votato dal Consiglio della Figc. Non sarà tutto rose e fiori perché c’è una residua fronda di contrari che non ha interesse nel cambiamento, pronta a votare contro. Poi la palla passerà al Governo.
 
Il codice è stato riscritto e diviso in due parti proprio in virtù del processo di semplificazione. La prima si occupa di responsabilità, sanzioni e infrazioni, la seconda, invece, regola il processo sportivo. Che avrà tempi più brevi pur garantendo tutti i diretti della difesa. Si è partiti dalla perentorietà dei termini: prima erano ordinatori ora perentori. Tradotto: la Procura deve iscrivere la notizia dell’illecito entro 30 giorni dalla sua ricezione e la decisione deve essere resa pubblica entro 10 giorni dalla sua adozione. Inoltre la decisione non sarà più firmata dal segretario federale e dal presidente ma da chi presiederà l’organo giudicante. Questo servirà ad evitare la spiacevole situazione in cui il numero uno della Figc si ritrovi ad impugnare una decisione da lui sottoscritta. A proposito i giudici saranno “sorteggiati” e dovranno rispettare criteri di selezione, proprio per evitare spiacevoli commistioni e interferenza come spesso accaduto in passato. Certo, una sfida interessante sarà trovare un numero congruo di nomi. Si pescherà molto dalla procura di Milano. Introdotta anche la tutela cautelare: ossia la sospensione del tesserato coinvolto in illeciti sportivi. In caso di patteggiamento c’è l’individuazione di un cosiddetto beneficio premiale: un terzo della pena se si patteggia subito dopo la chiusura indagini e metà dopo il deferimento.

Razzismo e violenza gli altri due grandi temi su cui si è agito. Le società che non applicheranno l’istituto di gradimento saranno multate. E questo è relativo a tutte le esimenti e attenuanti a favore dei club relativamente ai comportamenti dei propri sostenitori nel caso in cui si cooperi con le forze dell’ordine nell’individuazione dei responsabili anche attraverso l’utilizzo (a carico del club) di circuiti di video sorveglianza. E non è un caso che proprio ieri il Sassuolo abbia mostrato il nuovo sistema installato al Mapei Stadium. Per quanto riguarda il divieto di scommesse, anche su circuiti legali, al settore dilettantistico e a quello giovanile. Infine riordinata anche la disciplina relativa agli arbitri per fatti violenti e condotta irriguardosa nei loro confronti con una serie di articoli dedicati.
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