La partita comincia con un comprensibile nervosismo, ma il pressing alto del Brasile è evidente fin dai primi minuti. La prima occasione arriva con una “maledetta” dalla distanza di Paredes, che dopo qualche secondo si becca anche con Coutinho. Il Brasile cresce di ritmo, pressa alto e il primo gol arriva grazie a un’incursione di Dani Alves, protagonista di una prestazione memorabile. Al 20’, Il laterale destro supera Acuña con un sombrero, rientra sull’interno mandando a vuoto Paredes e scarica su Firmino. All’interno dell’area c’è il liberissimo Gabriel Jesus, che sigla l’1-0 e pone fine a un digiuno che durava da ottobre 2017. Messi alza il ritmo, Casemiro, designato suo angelo custode, lo contiene per i primi venti minuti, ma poi fatica ad arginarlo da solo. In suo soccorso arrivano la traversa, che ferma un colpo di testa di Agüero con Alisson battuto, e Marquinhos che salva su Messi dopo una disattenzione di Coutinho.
L’Argentina c’è e dimostra di essersi messa alle spalle le peggiori prestazioni della Copa América. Nell’intervallo, Tite richiama Everton e inserisce Willian. La formazione di Scaloni riparte bene. Dopo dieci minuti è il palo a fermare il pareggio di Messi, mentre Alisson non si fa trovare impreparato su una punizione all’incrocio del dieci argentino. Il pareggio, che pur non sarebbe stato immeritato, non arriva. C’è invece il raddoppio brasiliano, che nasce da un’azione personale di Gabriel Jesus che ricambia il favore a Firmino per il 2-0. La sconfitta si avvicina e il nervosismo contagia Lautaro e compagni. Dagli spalti di Belo Horizonte piovono gli “Olé” del pubblico di casa che già pregusta la finale. Il Brasile attende la vincente fra i bicampioni del Cile e la sorpresa Perù, in campo quando in Italia saranno le 2.30 di giovedì.
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