Leandro Paredes è il perno della nuova Roma di Mourinho. Almeno fino a quando Bryan Cristante sarà relegato in difesa (Smalling e Llorente torneranno dopo la sosta di metà ottobre). L’argentino deve impostare la manovra offensiva, compito che gli riesce con semplicità, ma anche aiutare in fase difensiva. Su quest’ultimo qualcosa da migliorare c’è, ma nulla che con il tempo non si risolva. Leandro non è Matic, ma questo era chiaro anche Tiago Pinto quando lo ha acquistato, ha caratteristiche tecniche diverse tra le quali verticalizzare, un piede raffinato e un grande precisione nel passaggio. Ha visione di gioco, ma gli manca il recupero di palloni, correre dietro all’avversario o garantire la stessa copertura del serbo.
Con il Frosinone è stato un Paredes a due facce: quello del primo tempo poco illuminato e statico, nel secondo dinamico e propositivo (45 passaggi riusciti su 49).
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