Il ritorno di Tania Di Mario: «A 42 anni lotto in acqua con il cuore»

Il ritorno di Tania Di Mario: «A 42 anni lotto in acqua con il cuore»
di Vincenzo Martucci
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Venerdì 17 Dicembre 2021, 00:45

A 42 anni giochi al massimo livello del tuo sport con ventenni che potrebbero esserti figli? Succede, soprattutto in quest’epoca di longevità prolungata. Perciò la vicenda di Tania Di Mario che, nei preliminari di Eurolega a Budapest contro le russe dell’Uralochka e le greche del Vouliagmenin ha anche segnato tre gol, potrebbe quasi passare inosservata. Considerando le grandi qualità della giocatrice nella sua pallanuoto. Ma la romana, oro olimpico ad Atene 2004, presidente dell’Orizzonte Catania, con cui ha militato da atleta, non scendeva in acqua da quattro anni e mezzo.
Come giudica l’esperienza?
«Positiva. È stato meno difficile di quello che pensavo, anche se ho ovviamente ho avuto tanti dolori e dolorini e, a tratti, mi è sembrato di fare una penitenza. Ma mi sono sentita in dovere di stare ancora più vicina alle ragazze quando abbiamo dovuto rinunciare a cinque positive al Covid, e così sono tornata a giocare. Del resto, ogni anno mi sono inserita nella lista di coppa proprio in caso di emergenza: ci sono tante espulsioni e avremmo rischiato di non avere abbastanza giocatrici per finire le partite».
È positivo per la pallanuoto se una ex di 42 anni è competitiva a quattro anni e mezzo dal ritiro?
«La pallanuoto non è tanto diversa da quando giocavo, io sono fortunata ad avere questo fisico e quindi non sono scarse compagne ed avversarie ma sono piuttosto io che non ho perso così tanto da quando ho smesso. Già allora, a 38 anni, ero a un’età in cui sei vecchia per lo sport, non sei più “grande”, sei vintage. Ma certe qualità te le porti dietro per sempre, io almeno ho questa sensazione. Diciamo però che noto un calo di livello generale, anche dovuto al periodo, al Covid, nell’attenzione, nella preparazione nella mentalità in queste generazioni rispetto ai miei tempi: mi sembrava che noi fossimo più devoti alla causa, più professionali. Sinceramente sarei stata molto più contenta se si fosse tornati a parlare di pallanuoto donne per qualche risultato positivo di crescita e non si fosse data visibilità al movimento perché Tania Di Mario a 42 anni si è tuffata ancora».
Lei è romana e c’è una squadra di pallanuoto donne, la Sis Roma, al comando della classifica.
«Peccato che anche loro hanno perso in coppa: quest’anno sono la squadra più forte. Sono brave: in una città dispersiva, con tanti interessi e tanti diversi sport, stanno facendo bene, sono una bella realtà e sono sicura che si prenderanno grandi soddisfazioni».
Che ricordo si porterà dietro da quest’esperienza?
«Purtroppo non ho organizzato filmati, non ho nemmeno foto, non ci ho pensato. Mi resteranno le reazioni dei miei. Mio marito al quale l’ho detto solo quando stavo per giocare, e lui: “Amore, non ti fare male”. Mia madre che, prima si è preoccupata: “Ma che c… fai?”. Poi mi ha confessato di aver rivissuto le emozioni del passato. Ricorderò la sensazione di aver rischiato una brutta figura per una giusta causa, però. Spero che le mie ragazze l’abbiamo apprezzato».
 

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