Dalla Sicilia e Milano, il percorso del Giro d'Italia snobba Roma

Dalla Sicilia e Milano, il percorso del Giro d'Italia snobba Roma
di Carlo Gugliotta
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Venerdì 31 Luglio 2020, 08:49
Ventuno tappe, 3 cronometro individuali, 7 arrivi in salita e 6 tappe di media difficoltà che potrebbero regalare dei colpi di scena inaspettati nella lotta alla maglia rosa. Il Giro d’Italia 2020, presentato attraverso un evento web, sarà unico nella storia: l’emergenza sanitaria Covid-19 ha costretto gli organizzatori a spostare l’evento da maggio a ottobre, rimodellando la prima settimana di corsa dopo la rinuncia dell’Ungheria a ospitare le prime tre tappe, decisione maturata lo scorso marzo proprio per fronteggiare la pandemia globale. Ed ecco che il Giro d’Italia lascia il via dall’estero per riscoprire ancora di più il sud, in particolare la Sicilia, che ospiterà la grande partenza il 3 ottobre e le prime quattro tappe. Le frazioni siciliane saranno tutt’altro che semplici: si partirà infatti con una cronometro di 15 km da Monreale a Palermo, che disegnerà una prima classifica generale che potrebbe però essere già stravolta due giorni dopo, quando ci sarà l’arrivo in salita sull’Etna.

La prima settimana si chiuderà in Abruzzo con la San Salvo-Roccaraso, che offrirà il secondo arrivo in quota dell’edizione numero 103 della corsa rosa. Dopo il primo giorno di riposo si vivranno due momenti molto importanti: la tappa con partenza e arrivo a Cesenatico, 204 km che ricalcano il percorso della Granfondo Nove Colli, e la cronometro del Prosecco, la Conegliano-Valdobbiadene. Sarà una prova contro il tempo atipica, in quanto le strade del Prosecco, che fanno parte del patrimonio Unesco, sono tutt’altro che pianeggianti. Il giorno seguente, per la prima volta nella sua storia, il Giro d’Italia partirà da una base militare, da Rivolto, e la tappa con arrivo a Piancavallo sarà dedicata alle Frecce Tricolori.
L’ultima settimana di corsa concentra tutte le montagne più importanti che propone il Giro d’Italia 2020. Si comincia con una frazione insidiosa con arrivo a San Daniele del Friuli, disegnata come una grande classica e che potrebbe quindi fare male a chi non ha digerito bene il giorno di riposo. In seguito si ripropone l’arrivo a Madonna di Campiglio, là dove nel 1999 Marco Pantani conquistò la sua ultima vittoria nella corsa rosa e dove nel 2015 si impose Mikel Landa. E si sale ancora: da Pinzolo si arriva ai Laghi di Cancano passando per il Passo dello Stelvio, che sarà la Cima Coppi del Giro d’Italia 2020 con i suoi 2758 metri di quota.

La Morbegno-Asti sarà la quiete prima della tempesta, in quanto la penultima frazione della corsa rosa prevede il Colle dell’Agnello, l’Izoard, il Monginevro e l’arrivo in salita a Sestriere. Ma tanta salita potrebbe non bastare: la tappa conclusiva sarà infatti una cronometro da Cernusco sul Naviglio a Milano, che decreterà ufficialmente chi sarà la maglia rosa finale di un Giro d’Italia che, comunque vada, resterà unico nella sua storia, visto che si svolgerà dal 3 al 25 ottobre. E per l’ultimo giorno di Giro si prevede una grande abbuffata di ciclismo, visto che in contemporanea si svolgeranno anche la Parigi-Roubaix e la tappa della Vuelta a España con il Tourmalet.
“Il Giro d’Italia di quest’anno porterà avanti la promozione di un territorio che vuole ripartire e sarà sicuramente un momento importante per tutta la nazione” ha affermato Mauro Vegni, direttore della corsa rosa. Un Giro d’Italia che piace soprattutto al duo italiano della Trek-Segafredo, composto da Vincenzo Nibali e Giulio Ciccone, i quali hanno già confermato la propria presenza al via dalla Sicilia e che lavoreranno per strappare la maglia rosa a Richard Carapaz, vincitore dell’edizione 2019.
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