Alice e Asia, oro e argento per il papà scomparso: «Ma lui è sempre con noi»

Alice e Asia, oro e argento per il papà scomparso: «Ma lui è sempre con noi»
di Sergio Arcobelli
3 Minuti di Lettura
Domenica 16 Aprile 2023, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 08:52

La potenza della sorellanza. Ad Antalya, in Turchia, Alice e Asia D'Amato hanno regalato spettacolo e medaglie alla ginnastica italiana. Una ha vinto l'oro europeo alle parallele asimmetriche, l'altra si è messa al collo l'argento nel volteggio. «Finalmente ho vinto, lo aspettavo da anni», ha spiegato Alice, mentre Asia può sorridere per «questo argento che vale come un oro, dopo 7 mesi e mezzo ferma per un infortunio». Una giornata memorabile per le gemelle, ancora una volta protagoniste nelle pedane di una rassegna internazionale, ma che stavolta hanno potuto dedicare le loro medaglie a papà Massimo, vigile del fuoco, scomparso la sera del 24 settembre. «È sempre con noi, lo pensiamo sempre», hanno ribadito ieri le due campionesse dell'artistica.

LEGAME

Le sorelle D'Amato, 20 anni, sono unite da un legame profondo e dalla passione per il loro sport, che ha portato entrambe a lasciare Genova all'età di dieci anni per andare ad allenarsi a Brescia, fino all'approdo in Nazionale. «Rivalità? No, più medaglie portiamo a casa in famiglia e meglio è. Non importa che sia Asia o Alice. Se vince una, vince anche l'altra. Siamo felici». Per quanto riguarda la scaramanzia, ne hanno una particolare, svelata soltanto ieri. «Sì, quando gareggia una, l'altra non osserva i suoi esercizi. Non ci guardiamo mai a vicenda». In questa stagione, ci sono stati momenti in cui l'una non ha osservato l'altra, ma non per scaramanzia, semplicemente perché era assente.

Agli Europei di Monaco di agosto, infatti, Asia, già campionessa europea all around e a squadre, si era fatta male alla caviglia destra nell'atterraggio del secondo salto. Eroica, si era portata a casa un argento al volteggio che poi il direttore tecnico Enrico Casella avrebbe poi ritirato sul podio, mentre Asia finiva all'ospedale. «Questa volta sono riuscita a confermare l'argento, che per me vale oro. Sono rientrata dopo 7 mesi e mezzo di infortunio, e per me è la vittoria più grande. Oggi (ieri, ndc) ero partita con l'intenzione di vincere la medaglia. Stavolta, me la sono pigliata io. Sono felicissima. Questo è un punto di partenza, dopo un infortunio non da poco. Mi sono operata a quattro legamenti e rientrare dopo tanto tempo è la medaglia più grande».

La medaglia più grande che, finalmente, è riuscita a conquistare anche la sorella Alice: dopo il bronzo nel 2019 e l'argento nel 2022 (ottenuto pochi istanti dopo l'infortunio della sorella), stavolta l'oro nelle parallele. In questo attrezzo, lei è l'unica italiana ad esser salita sul podio. «Alice ha dimostrato in tutte e tre le giornate di essere la miglior parallelista dell'Europeo. Il suo segreto? È una ginnasta leggera, a vederla fare esercizi sembra che non faccia fatica, perché fa tutto con naturalezza» ha svelato il direttore tecnico Casella, che ha definito le sue allieve due "gemelle tremende". In grado di risollevarsi da una mazzata come la morte prematura di un genitore.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA