Si tratta di uno dei lavori più intensi e coinvolgenti di quella straordinaria stagione che vide un’intera generazione di artisti italiani mettersi in movimento alla ricerca delle forme di sperimentazioni più radicali. Sul palco una cascata di immagini, danze, azioni e musiche pop, jazz e non solo. Uno spettacolo che, nel suo riallestimento e nella sua rigenerazione, si rivela un universo di vertiginosa freschezza. Ancora capace, a sorpresa, di catapultarci nel futuro. A farlo vivere sul palcoscenico Jozef Gjura, Giulia Odetto e Filippo Porro, nel riallestimento a cura di Raffaele Di Florio e Anna Redi, con le elaborazioni videografiche di Alessandro Papa. Nel 1982 al Teatro Nuovo di Napoli debuttava Tango Glaciale diretto da Mario Martone, dunque. In scena c’erano Andrea Renzi, Tomas Arana e Licia Maglietta, tutti esponenti di Falso Movimento, il collettivo di artisti che in quegli anni cambiava la storia della sperimentazione teatrale italiana. Oggi Martone riallestisce lo spettacolo e lo presenta in un’operazione che, a distanza di 35 anni, conferma il carattere assolutamente rivoluzionario del progetto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA