“Suoni contro muri”, la rassegna online che celebra il teatro e la musica napoletana

“Suoni contro muri”, la rassegna online che celebra il teatro e la musica napoletana
di Katia Ippaso
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Martedì 9 Marzo 2021, 16:34

I teatri sono ancora chiusi, e gli artisti vivono un periodo di grande mortificazione, sentendosi sempre più isolati. Proprio per questo, dobbiamo essere compatti, stare insieme ed essere generosi gli uni con gli altri.  Oggi più che mai. Marisa Laurito parla come direttrice artistica del Trianon-Viviani, il teatro napoletano che dal 10 marzo si affaccia sulla piazza sempre più affollata dello streaming con un’operazione ibrida, ispirata all’estetica della mescolanza, capace di allacciare, alla Rimbaud, “corde da finestra a finestra”.

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Un testimonial della musica, un musicista più giovane e un artista visivo: la combinazione artistica si declina in differenti variazioni, al fine di mostrare la spericolata alleanza che si può creare in questo stralunato momento del tempo tra chi continua a fare arte, connettendo i fili di una ricerca che si nutre della vita, abbattendo censure. Renzo Arbore è il primo testimonial della rassegna “Suoni contro muri”, che vedrà dialogare diverse arti assecondando una comune frequenza ritmica, una sorellanza verificata nella pasta moltiforme del colore. E’ sotto il segno dell’”espressione” che Arbore tiene sotto la sua ala protettiva la canzone napoletana di Gianni Conte, mentre scorrono le immagini delle opere di Lello Esposito, alcune delle quali disseminate nel tessuto urbano della città di Napoli (10 marzo, ore 19).

Il prossimo mercoledì (17 marzo) sarà invece Eugenio Bennato a raccontare le canzoni di Fiorenza Calogero, accompagnate dalle opere visive di Enrico Benetta. 

«Lorenzo Hengeller è un giovanotto matto che io conosco da un po’ di anni, da poco dopo il suo primo disco. Da allora, da questa passione per l’umorismo – quello sano: quello di Luttazzi, di Carosone – e da questa passione per il jazz e per le musiche vive, divertenti, nasce questo personaggio, Hengeller, con questo nome così tipicamente napoletano, che, come sanno tutti a Napoli, è il nome delle sfogliatelle» dice Stefano Bollani, presentando le musiche di Lorenzo Hengeller, con la colonna visiva delle opere pop di Roxy in the box (24 marzo). Le immagini di Giuseppe Riccardi entreranno invece in risonanza con i suoni di Suonno D’Ajere. 

«Potrete ascoltare delle canzoni che sono assolutamente vestite di classico, ma con una strana e incredibile modernità: un recupero della cultura napoletana grazie a Irene Lupe Scarpato, questa meravigliosa donna che canta e sembra di vedere, nei suoi echi sonori, Angela Luce e Lina Sastri mischiate insieme: e poi Marcello Smigliante Gentile, che suona mandola, mandolino e mandoloncello; e Gian Marco Libeccio alla chitarra» dichiara Tosca, che farà da testimonial (31 marzo). I mercoledì del Trianon-Viviani proseguiranno con il musicista Tommaso Primo e l’artista Chiara Pirollo, narrati da Beppe Barra (7 aprile), per concludersi con lo scrittore napoletano Maurizio de Giovanni, inventore del commissario Ricciardi, chiamato a connettere i mondi immaginifici di Flo e di Valeria Laureano (14 aprile). I concerti saranno trasmessi in streaming sul sito e i canali social del Teatro Trianon Viviani ( http://www.teatrotrianon.org ) e condivisi sul sito di Cultura Campania (Ecosistema Digitale per la Cultura) e i canali social del Museo Madre Scabec. Programmazione: mercoledì (ore 19) repliche venerdì (ore 16) e martedì (ore 18). 

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