Maggio Fiorentino: dopo le dimissioni del sovrintendente Pereira, nel totonomi anche Ninni Cutaia (Mibact). Il 6 marzo si decide

Entro una settimana il nome del nuovo sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino. Un'accelerazione dopo le dimissioni del sovrintendente Pereira al centro di una doppia inchiesta. Tra i nomi, anche Ninni Cutaia del Mibact oltre Fuortes, Messi e meo

Il teatro del Maggio Musicale Fiorentino
di Simona Antonucci
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 1 Marzo 2023, 06:00

Entro una settimana il nome del nuovo sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino. Lo ha annunciato il sindaco Nardella durante il consiglio d’indirizzo del 28 febbraio: «Dobbiamo far presto, non possiamo interrompere questo percorso di rilancio artistico del teatro. Nuova convocazione il 6 marzo per il candidato da sottoporre al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano».

DOPPIA INCHIESTA

Un’accelerazione dopo le dimissioni del sovrintendente Pereira, al centro di una doppia inchiesta da parte della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti, e in seguito alla richiesta della Procura di interdizione dall’incarico che dovrà essere decisa dal gip dopo un interrogatorio.

Pereira manterrà la sua funzione ancora per un mese, spiegano i consiglieri, per “il disbrigo delle attività ordinarie”. E così nel pieno delle turbolenze, anche politiche (FI e FdI accusano Nardella, presidente della Fondazione, di aver trascinato una situazione insostenibile) la stagione del rinnovamento è al via.

TOTONOMI

Tra i nomi in corsia preferenziale, anche quello di Ninni Cutaia (siciliano, del 1959), direttore generale della Creatività Contemporanea al Mibact, unadelle ramificazioni che strutturano il ministero della Cultura. Un “pilastro” del Collegio Romano dove dal luglio 2014 ha ricoperto l’incarico di direttore generale per il Turismo, mentre dal 2015 al 2020 è stato direttore generale dello Spettacolo dal Vivo. Carlo Fuortes (amministratore delegato della Rai) avrebbe lasciato intendere di non voler accettare. E i nomi di Luciano Messi e di Anna Meo (rispettivamente attuale ed ex numero uno del Teatro di Parma), nonostante circolino da giorni, non sono mai stati confermati.

PECULATO  

Confermate e raddoppiate, invece, le accuse contro Pereira. Oltre al peculato, la Procura di Firenze, con il pubblico ministero Christine Von Borries, ha contestato al sovrintendente dimissionario anche la malversazione di erogazioni pubbliche per i soldi destinati dal governo per ripianare il debito del Teatro del Maggio Musicale e che sarebbero stati usati per le spese correnti: un altro guaio giudiziario, che fa seguito all’avviso di garanzia (legato a circa 60 mila euro per spese personali che sarebbero stati messi in conto all’ente lirico-sinfonico) ricevuto nelle scorse settimane.

AVVISO DI GARANZIA

Pereira era arrivato alla guida del Maggio nell’agosto 2019. Il 30 gennaio scorso lui stesso aveva reso noto di aver ricevuto un avviso di garanzia per un’inchiesta della procura fiorentina relativa alle spese da lui sostenute e poste a carico dell’ente. «La vera ragione per la mia dimissione è un fatto personale», ha spiegato lunedì in una lettera inviata al sindaco. «Mi dispiace», scrive «che dopo aver lavorato tanti anni nei grandi teatri a Vienna, Zurigo, Salisburgo e Milano, questa esperienza a Firenze è diventata così triste, tanto che non mi sento più continuarla. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno dato il loro amore e entusiasmo artistico per creare questo bellissimo teatro, che potrebbe essere uno dei migliori del mondo con il giusto supporto che merita».

ALFREDO PIRRI

Pochi giorni prima dell’avviso di garanzia, il Maggio festeggiava l’inaugurazione di Prospettive con Orizzonti, l’installazione site-specific di Alfredo Pirri, nata come copertura del nuovo Auditorium del Teatro del Maggio Musicale. Un taglio del nastro che anticipava di pochi giorni la consegna dei lavori del Teatro che vanta ora una tecnologia avveniristica. La scenotecnica inferiore (la prima parte venne finita nel 2014) è dotata di un carro girevole e di carri laterali che permettono il movimento del palco, anzi una moltiplicazione dei palchi e delle quinte: come avere tre scene pronte per fare tre opere diverse nell’arco della stessa giornata. Un apparato sofisticato che consente una flessibilità di programmazione incredibile e che potrebbe rendere il Maggio, se dal 6 marzo arrivasse una nuova guida, uno dei teatri più all’avanguardia del mondo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA