Omaggio a Giogiò, da Ozpetek 200 biglietti della Madama Butterfly ai ragazzi napoletani: il debutto di Fuortes al San Carlo

Un minuto di silenzio per il giovane musicista Giogiò ucciso il 31 agosto, a Napoli, prima di riaprire il sipario del San Carlo, il 12, con Madama Butterfly, firmata da Ferzan Ozpetek in un Giappone degli anni ’50, con una Cio-Cio-San forte e determinata

Madama Butterfly al San carlo dal 12 settembre con la regia di Ozpetek (foto di Luciano Romano)
di Simona Antonucci
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Venerdì 8 Settembre 2023, 20:24 - Ultimo aggiornamento: 9 Settembre, 00:15

Un minuto di silenzio per il giovane musicista Giogiò ucciso il 31 agosto, a Napoli, prima di riaprire il sipario del San Carlo, il 12, con Madama Butterfly, firmata da Ferzan Ozpetek. Un tributo del teatro alla vittima e un omaggio del regista che ha acquistato 200 biglietti del suo spettacolo per i ragazzi della città. «Il teatro è un punto di riferimento importante per la cultura della città, l’obiettivo è incidere sempre di più sul sociale, per questo dedichiamo la prima a Giovanbattista Cutolo».

IL NUOVO SOVRINTENDENTE FUORTES

Lo dice Carlo Fuortes, ex amministratore delegato della Rai, ed ex sovrintendente dell’Opera di Roma, al suo “debutto” come sovrintendente del Massimo partenopeo. «Sono veramente felice di intraprendere questo percorso. Non parlerò di futuro ma solo di Madama Butterfly: sono qui da pochi giorni, sarebbe arrogante. Il progetto va sviluppato nei suoi tempi, dentro il teatro e con la città. La prima impressione? Al di sopra delle aspettative», dice Fuortes alla sua uscita ufficiale per la presentazione dell’opera di Giacomo Puccini, accanto ha il direttore musicale Dan Ettinger e il regista Ozpetek che lo festeggia con affetto.

OZPETEK

«Fuortes è l’uomo dalle mani d’oro, anzi trasforma in oro quello che tocca e siccome il San Carlo è già oro, qui ci saranno brillanti!», aggiunge il regista nel riproporre il suo allestimento «che ci porta in un Giappone degli anni ’50, con una Cio-Cio-San forte e determinata. Madama Butterfly per me non è affatto una vittima come viene sempre vista, per me la vittima è lui, Pinkerton, vittima di se stesso, un burattino. Lei è una donna determinata, è cosciente delle cose che fa, tutt’altro che fragile. Parla della sua casa americana, ha voglia di Occidente e cambia religione. Ha in mano il suo destino».

IL TERRITORIO

Tra gli obiettivi del nuovo sovrintendente, mantenere e rafforzare la missione sociale «e a sviluppare legami con il territorio. Le attività che già esistono e danno ottimi risultati, saranno moltiplicate. La borsa di studio intitolata a Giovanbattista consentirà a uno studente all’anno di sostenersi economicamente. La decisione di Ozpetek di regalare ingressi ai duecento ragazzi è un segno che va nella stessa nostra direzione. Importante che il teatro si allarghi sempre più alla città». L’intera produzione, in scena dal 12 al 28 settembre, sarà dedicata a Giovanbattista Cutolo.

I FUNERALI

«Sono arrivato a Napoli proprio nel giorno del suo assassinio, avvenuto a 200 metri dal teatro.

Una tragedia che è un colpo al cuore della comunità. Il San Carlo è una eccellenza nell’arte e nella cultura mondiale ma ha anche un ruolo emblematico per Napoli», spiega Fuortes, che ha partecipato confuso tra la folla ai funerali di Giogiò. «Siamo tutti chiamati», disse poche ore dopo l’omicidio «a fare la nostra parte per prevenire la violenza e proteggere la vita dei nostri ragazzi. Insieme possiamo fare la differenza».

MUTI

Operativo dal primo settembre, Fuortes racconta di respirare un buon clima. «Tutte le compagini sono motivatissime, l’orchestra è di livello veramente alto, così il balletto, il coro con il nuovo direttore, l’argentino Andrés Máspero, la parte tecnica, quella amministrativa». Il cartellone presentato a suo tempo dal predecessore Lissner (pensionato dal 1 giugno per effetto del decreto sul limite dei 70 anni) è confermato. Sarà la Turandot di Giacomo Puccini il 9 dicembre ad aprire la stagione, protagonista il soprano americano Sondra Radvanovsky. Sul possibile ritorno di Riccardo Muti, auspicato dal maestro, Fuortes risponde con entusiamo: «Per noi sarà un grande onore ospitarlo». Martedì prossimo sarà anche la sua prima, per il ritorno di questa Butterfly già in scena nel 2019 e ora riletta da Ozpetek. Nel ruolo del Cio-Cio-San si alterneranno Ailyn Pereze e Valeria Sepe e in quelli di Pinkerton ecco Saimir Pirgu e Vincenzo Costanzo. Marina Comparato è Suzuki mentre Ernesto Petti sarà Sharpless.

LE OFFICINE SAN CARLO

Lo spettacolo si lega a un progetto delle Officine San Carlo e la messa in scena di Madama Butterfly nasce dal recupero dalle reti abbandonate in mare nell’ottica della sostenibilità ambientale. È stato creato un tappeto/arazzo tessuto con filato Econyl, un nylon rigenerato ecosostenibile ricavato dal riciclo delle reti dismesse, che sarà esposto in palcoscenico. Si tratta di un’opera realizzata in un percorso di co-progettazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Siracusa, Made Program, coordinati dal docente di “Antropologia progettuale” Andrea Anastasio, ospite di una masterclass che si è svolta proprio presso le Officine del San Carlo a Vigliena, nella quale l’artista e designer ha lavorato sulla sostenibilità e sui temi dell’economia circolare, esplorando le connessioni tra arte, artigianato artistico e design. L’opera sarà donata al polo artistico e formativo del Teatro a Vigliena, nell’ambito del piano di valorizzazione del patrimonio e di collaborazioni nel territorio, in particolar modo in un contesto difficile, come quello in cui si trovano le Officine del Teatro di San Carlo.

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